Ripercorrere le modalità con cui si è dipanata la storia collettiva delle giornaliste americane equivale a ricostruire le lotte coraggiose e le vicende spesso spettacolari di donne che, nel corso di tre secoli, sono riuscite ad imporsi in un mondo a loro ostile come è stato quello della carta stampata. Malgrado le difficoltà, negli Stati Uniti una ristretta minoranza è stata in grado di inserirsi nella redazione e a volte nella direzione dei giornali fin dal Settecento. Si è trattato di antesignane, di “donne eccellenti” che si sono affermate sfidando pregiudizi e superando ostacoli in settori tradizionalmente maschili (come quelli della cronaca nera, dei reportage di guerra e degli affari internazionali). Senza l’apporto di queste pioniere la stampa quotidiana e periodica in America oggi non sarebbe la stessa. Il giornalismo è mutato con il passare degli anni, così come le aspettative legate al ruolo delle donne nella società americana. Le giornaliste hanno ottenuto maggiore credito e oggi partecipano a pieno titolo a una delle professioni più importanti dal punto di vista politico e sociale. Tuttavia la parità non è stata raggiunta e alcuni settori continuano ad essere ostili alle donne, cosicché solo recentemente alcune di loro hanno avuto accesso a posti chiave nelle direzioni dei grandi quotidiani e nei consigli di amministrazione dei gruppi editoriali. Ancora una volta si tratta di pioniere. All’interno della storia “al femminile” del giornalismo americano, il libro evidenzia le esperienze specifiche di determinate donne in questo campo attraverso l’analisi di una serie di case studies. Questa raccolta di medaglioni e profili biografici ritrae personaggi in qualche caso abbastanza noti anche in Italia, ma in genere ancora largamente sconosciuti: da Mary Katherine Goddard a Margaret Fuller, da Ida B. Wells a Nellie Bly, da Jennie June a Dorothy Dix, da Martha Gelhorn a Christiane Amanpour, da Arianna Huffington a Jill Abramson. Grazie al loro contributo professionale, tutte queste giornaliste hanno aperto, e continuano ad aprire, la strada alle loro colleghe.

La storia delle giornaliste americane dal Settecento ad oggi

SCATAMACCHIA, Cristina
2012

Abstract

Ripercorrere le modalità con cui si è dipanata la storia collettiva delle giornaliste americane equivale a ricostruire le lotte coraggiose e le vicende spesso spettacolari di donne che, nel corso di tre secoli, sono riuscite ad imporsi in un mondo a loro ostile come è stato quello della carta stampata. Malgrado le difficoltà, negli Stati Uniti una ristretta minoranza è stata in grado di inserirsi nella redazione e a volte nella direzione dei giornali fin dal Settecento. Si è trattato di antesignane, di “donne eccellenti” che si sono affermate sfidando pregiudizi e superando ostacoli in settori tradizionalmente maschili (come quelli della cronaca nera, dei reportage di guerra e degli affari internazionali). Senza l’apporto di queste pioniere la stampa quotidiana e periodica in America oggi non sarebbe la stessa. Il giornalismo è mutato con il passare degli anni, così come le aspettative legate al ruolo delle donne nella società americana. Le giornaliste hanno ottenuto maggiore credito e oggi partecipano a pieno titolo a una delle professioni più importanti dal punto di vista politico e sociale. Tuttavia la parità non è stata raggiunta e alcuni settori continuano ad essere ostili alle donne, cosicché solo recentemente alcune di loro hanno avuto accesso a posti chiave nelle direzioni dei grandi quotidiani e nei consigli di amministrazione dei gruppi editoriali. Ancora una volta si tratta di pioniere. All’interno della storia “al femminile” del giornalismo americano, il libro evidenzia le esperienze specifiche di determinate donne in questo campo attraverso l’analisi di una serie di case studies. Questa raccolta di medaglioni e profili biografici ritrae personaggi in qualche caso abbastanza noti anche in Italia, ma in genere ancora largamente sconosciuti: da Mary Katherine Goddard a Margaret Fuller, da Ida B. Wells a Nellie Bly, da Jennie June a Dorothy Dix, da Martha Gelhorn a Christiane Amanpour, da Arianna Huffington a Jill Abramson. Grazie al loro contributo professionale, tutte queste giornaliste hanno aperto, e continuano ad aprire, la strada alle loro colleghe.
2012
9788866800385
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1007865
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