Partendo dal presupposto che il linguaggio di Carlo Maratti costituisce tra il Sei e il Settecento l'unica via di unificazione linguistica sovraregionale, dal nord al sud della penisola, il saggio prende in considerazione la diffusione dello stile marattesco nel territorio di Macerata, ricco di opere dei maggiori rappresentanti di questa scuola: Luigi Garzi, Giacinto Calandrucci, Giuseppe Bartolomeo Chiari, Pietro de' Pietri, Giuseppe Passeri inviarono i loro dipinti nella Marca spesso grazie all'iniziativa di committenti di origine marchigiana residenti a Roma. Il saggio presenta alcune nuove attribuzioni e alcuni dipinti inediti.

Scolari, seguaci e imitatori di Carlo Maratti nel maceratese

Blasio, Silvia
2011

Abstract

Partendo dal presupposto che il linguaggio di Carlo Maratti costituisce tra il Sei e il Settecento l'unica via di unificazione linguistica sovraregionale, dal nord al sud della penisola, il saggio prende in considerazione la diffusione dello stile marattesco nel territorio di Macerata, ricco di opere dei maggiori rappresentanti di questa scuola: Luigi Garzi, Giacinto Calandrucci, Giuseppe Bartolomeo Chiari, Pietro de' Pietri, Giuseppe Passeri inviarono i loro dipinti nella Marca spesso grazie all'iniziativa di committenti di origine marchigiana residenti a Roma. Il saggio presenta alcune nuove attribuzioni e alcuni dipinti inediti.
2011
9788871796598
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1013089
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