La comunità può oscillare tra forme “liberali, solidali, inclusive” e forme “totalizzanti, minacciose, esclusive”, a seconda che prevalgano le sue presupposte virtù – fraternalismo; sostegno reciproco; bassi livelli di stratificazione; risoluzione informale dei conflitti – o i suoi presupposti vizi – illiberalismo; forte pressione a conformarsi. È, dunque, all’analisi del lato oscuro della comunità che è dedicato il lavoro; in particolare, si concentra l’attenzione sulle principali forme di patologia sociale che il vivere in comunità potrebbe far emergere, e che sono ravvisate ne: il misconoscimento e il razzismo; l’assolutizzazione dell’identità sociale e l’autoritarismo dei seguaci; il clientelismo.

Il lato oscuro della comunità

BARBIERI, GIOVANNI
2012

Abstract

La comunità può oscillare tra forme “liberali, solidali, inclusive” e forme “totalizzanti, minacciose, esclusive”, a seconda che prevalgano le sue presupposte virtù – fraternalismo; sostegno reciproco; bassi livelli di stratificazione; risoluzione informale dei conflitti – o i suoi presupposti vizi – illiberalismo; forte pressione a conformarsi. È, dunque, all’analisi del lato oscuro della comunità che è dedicato il lavoro; in particolare, si concentra l’attenzione sulle principali forme di patologia sociale che il vivere in comunità potrebbe far emergere, e che sono ravvisate ne: il misconoscimento e il razzismo; l’assolutizzazione dell’identità sociale e l’autoritarismo dei seguaci; il clientelismo.
2012
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1015878
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