Gli elementi prefabbricati “alari” in calcestruzzo armato precompresso rappresentano oggi una soluzione costruttiva frequentemente usata nel settore dell’edilizia industrializzata per la realizzazione di coperture di grande luce. Con tali elementi è, infatti, possibile realizzare con facilità coperture anche di 30 m di luce, disponendoli a interasse relativamente elevato. Al fine di ottimizzare la loro progettazione, sfruttandone, al contempo, la massima capacità portante e riducendo, per quanto possibile, le azioni trasmesse alle strutture su cui sono poggiati, tali elementi sono correntemente realizzati con gusci di calcestruzzo armato di ridotto spessore, e con bulbi, anch’essi in c.a., ai quali viene applicata una importante presollecitazione per mezzo di trefoli aderenti. Considerati i ridotti margini di sicurezza conseguenti all’ottimale sfruttamento delle proprietà meccaniche dei materiali, gli elevati sforzi di presollecitazione necessari a garantire valori appropriati della capacità portante allo stato limite ultimo nonché le particolari caratteristiche geometriche che devono essere possedute dai tegoli in condizioni di esercizio, risulta indispensabile verificare e monitorare l’effettivo stato di presollecitazione presente nell’elemento. A tale scopo la Manini Prefabbricati S.p.A. e il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Perugia hanno eseguito una campagna di prove sperimentali su tegoli alari in vera grandezza al fine di monitorare lo sviluppo dello stato di presollecitazione durante le varie fasi della maturazione del calcestruzzo. Estensimetri elettrici a resistenza, celle di carico e trasduttori di spostamento sono stati impiegati per misurare le effettive perdite di tensione e l’evoluzione, nel breve termine, della monta. I risultati di tale sperimentazione sono illustrati e commentati nella presente comunicazione. Le misure sperimentali sono state, infine, confrontate criticamente con le previsioni teoriche di progetto ed utilizzate per migliorare il processo di progettazione e di realizzazione dei manufatti.

Verifica sperimentale dello stato di presollecitazione e controllo dell’evoluzione della monta di tegoli alari in c.a.p.

BRECCOLOTTI, Marco;MATERAZZI, Annibale Luigi;
2012

Abstract

Gli elementi prefabbricati “alari” in calcestruzzo armato precompresso rappresentano oggi una soluzione costruttiva frequentemente usata nel settore dell’edilizia industrializzata per la realizzazione di coperture di grande luce. Con tali elementi è, infatti, possibile realizzare con facilità coperture anche di 30 m di luce, disponendoli a interasse relativamente elevato. Al fine di ottimizzare la loro progettazione, sfruttandone, al contempo, la massima capacità portante e riducendo, per quanto possibile, le azioni trasmesse alle strutture su cui sono poggiati, tali elementi sono correntemente realizzati con gusci di calcestruzzo armato di ridotto spessore, e con bulbi, anch’essi in c.a., ai quali viene applicata una importante presollecitazione per mezzo di trefoli aderenti. Considerati i ridotti margini di sicurezza conseguenti all’ottimale sfruttamento delle proprietà meccaniche dei materiali, gli elevati sforzi di presollecitazione necessari a garantire valori appropriati della capacità portante allo stato limite ultimo nonché le particolari caratteristiche geometriche che devono essere possedute dai tegoli in condizioni di esercizio, risulta indispensabile verificare e monitorare l’effettivo stato di presollecitazione presente nell’elemento. A tale scopo la Manini Prefabbricati S.p.A. e il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Perugia hanno eseguito una campagna di prove sperimentali su tegoli alari in vera grandezza al fine di monitorare lo sviluppo dello stato di presollecitazione durante le varie fasi della maturazione del calcestruzzo. Estensimetri elettrici a resistenza, celle di carico e trasduttori di spostamento sono stati impiegati per misurare le effettive perdite di tensione e l’evoluzione, nel breve termine, della monta. I risultati di tale sperimentazione sono illustrati e commentati nella presente comunicazione. Le misure sperimentali sono state, infine, confrontate criticamente con le previsioni teoriche di progetto ed utilizzate per migliorare il processo di progettazione e di realizzazione dei manufatti.
2012
9788890364792
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1031268
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