In un volume – co-edito dall’autore di questo saggio – tutto incentrato ad analizzare le molte dinamiche che legano l’Ossessione alla Scrittura, questo intervento cerca di capire se una scrittura ossessiva invochi sempre una lettura ugualmente ossessiva, se cioè uno scrittore compulsivo abbia sempre come controparte nel circuito comunicativo un lettore bramoso della sua scrittura – o, comunque, la fantasia di un simile lettore: di un Lettore Bulimico. L’autore preso in esame è Stephen King, scrittore tra i più prolifici e letti del XX secolo, e tra le tante sue opere si è scelto il romanzo Misery, quello che tematizza proprio una relazione di dipendenza tra chi scrive letteratura di intrattenimento e chi legge le sue opere, una relazione che viene messa al centro di una narrazione claustrofobica dove agisce il personaggio di una lettrice capace di tenere in ostaggio il suo autore prediletto, e di torturarlo, affinché egli non smetta mai di produrre per lei. E in questo spazio tanto ristretto si agita però una baraonda di figure mascherate: che sono l’autore, il suo scrittore, la macchina da scrivere sdentata e ghignante, tanti altri oggetti animati di cattive intenzioni; e poi le molte voci narranti, allucinate e allucinanti anch’esse, che si tolgono l’una con l’altra la parola; e la lettrice, che tutto questo tumulto ospita nella sua casa e che, a suo modo ossessivo, tutto questo nutre con le attenzioni più perfidamente amorevoli.

Lector in Fabula, Writer Entrapped

DE ROMANIS, Roberto
2005

Abstract

In un volume – co-edito dall’autore di questo saggio – tutto incentrato ad analizzare le molte dinamiche che legano l’Ossessione alla Scrittura, questo intervento cerca di capire se una scrittura ossessiva invochi sempre una lettura ugualmente ossessiva, se cioè uno scrittore compulsivo abbia sempre come controparte nel circuito comunicativo un lettore bramoso della sua scrittura – o, comunque, la fantasia di un simile lettore: di un Lettore Bulimico. L’autore preso in esame è Stephen King, scrittore tra i più prolifici e letti del XX secolo, e tra le tante sue opere si è scelto il romanzo Misery, quello che tematizza proprio una relazione di dipendenza tra chi scrive letteratura di intrattenimento e chi legge le sue opere, una relazione che viene messa al centro di una narrazione claustrofobica dove agisce il personaggio di una lettrice capace di tenere in ostaggio il suo autore prediletto, e di torturarlo, affinché egli non smetta mai di produrre per lei. E in questo spazio tanto ristretto si agita però una baraonda di figure mascherate: che sono l’autore, il suo scrittore, la macchina da scrivere sdentata e ghignante, tanti altri oggetti animati di cattive intenzioni; e poi le molte voci narranti, allucinate e allucinanti anch’esse, che si tolgono l’una con l’altra la parola; e la lettrice, che tutto questo tumulto ospita nella sua casa e che, a suo modo ossessivo, tutto questo nutre con le attenzioni più perfidamente amorevoli.
2005
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