La pedagogia autentica, intesa alla promozione della persona, ha come oggetto di studio l’uomo, centro di creatività e “concentrato di responsabilità” (VERZÉ, 2002); tende a costituirsi come “scienza dell’educabilità umana”, come discorso sull’“intero educativo” (VICO, 2002); presuppone una “filosofia dell’azione”, una “teoria analitica dell’azione”, cioè una integrazione di filosofia analitica, epistemologia ed ermeneutica (RICOEUR, 1990; cfr. BECKERS, 1996). Riflettere sul potenziale educativo dello sport significa comprenderne il fondamento metafisico ed etico. Ciò implica una riflessione sulle strutture della pedagogia dello sport, in particolare filosofia ed epistemologia. La pedagogia dello sport, secondo quanto afferma Peter Röthig, può essere definita come una scienza che integra tre livelli: teoretico, tecnico e pratico. La ricerca pedagogica, qui limitata all’etica dell’educazione in ambito sportivo, è estremamente difficile, non potendo essere neutrale (RÖTHIG, 1987); pur riferendosi a principi e valori, deve però presupporre una 'metodologia dialettica', che significa “libero e ordinato esercizio della razionalità senza steccati o preclusioni” (VERZÉ, 2002; cfr. STOLL, BELLER, 2003). Migliorare la qualità del movimento umano, le relazioni interpersonali e il benessere dell’umanità, infatti, non implica soltanto una gestione di informazioni, cioè una spiegazione, ma la comprensione della situazione globale della persona che agisce (RÖTHIG, 1987; cfr. SCHEMPP, 1993 e 1996).

Metafisica, etica, pedagogia dello sport

FARINELLI, Giovanna
2014

Abstract

La pedagogia autentica, intesa alla promozione della persona, ha come oggetto di studio l’uomo, centro di creatività e “concentrato di responsabilità” (VERZÉ, 2002); tende a costituirsi come “scienza dell’educabilità umana”, come discorso sull’“intero educativo” (VICO, 2002); presuppone una “filosofia dell’azione”, una “teoria analitica dell’azione”, cioè una integrazione di filosofia analitica, epistemologia ed ermeneutica (RICOEUR, 1990; cfr. BECKERS, 1996). Riflettere sul potenziale educativo dello sport significa comprenderne il fondamento metafisico ed etico. Ciò implica una riflessione sulle strutture della pedagogia dello sport, in particolare filosofia ed epistemologia. La pedagogia dello sport, secondo quanto afferma Peter Röthig, può essere definita come una scienza che integra tre livelli: teoretico, tecnico e pratico. La ricerca pedagogica, qui limitata all’etica dell’educazione in ambito sportivo, è estremamente difficile, non potendo essere neutrale (RÖTHIG, 1987); pur riferendosi a principi e valori, deve però presupporre una 'metodologia dialettica', che significa “libero e ordinato esercizio della razionalità senza steccati o preclusioni” (VERZÉ, 2002; cfr. STOLL, BELLER, 2003). Migliorare la qualità del movimento umano, le relazioni interpersonali e il benessere dell’umanità, infatti, non implica soltanto una gestione di informazioni, cioè una spiegazione, ma la comprensione della situazione globale della persona che agisce (RÖTHIG, 1987; cfr. SCHEMPP, 1993 e 1996).
2014
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