Nel DNA degli Stati Uniti, il gene della mitopoiesi funziona con grande virulenza fantastica fin dalle origini, cioè da quando i Pilgrim Fathers cominciarono a interpretare il loro esilio nella prospettiva biblica del raggiungimento della Terra Promessa. Questa auto-mitologizzazione originaria continua con forza a dar forma al linguaggio della politica americana e ad alimentare l’idea metastorica e tautologica che l’America ha di se stessa quale guida provvidenziale al progresso, al benessere, all’etica e alla democrazia. Una convinzione messianica di tale portata riuscì ad imporsi, soprattutto dopo la fine della II Guerra Mondiale, anche al di qua dell’Atlantico, venendo recepita più come una verità assoluta che come un’ipotesi. Al tramontare del Secolo Americano, come è evidente ad esempio nelle reazioni dell’opinione pubblica al disastro delle Twin Towers, anche il nascente filone antiamericano mantiene comunque la consueta prospettiva mitica, come se l’America potesse essere percepita e rappresentata solo come un paese immaginario. Molte sono le opere letterarie novecentesche, sia europee che americane, che mettono in scena questo grande mito, positivo o negativo che sia.

"Contropastorale americana"

MONTESPERELLI, Francesca
2004

Abstract

Nel DNA degli Stati Uniti, il gene della mitopoiesi funziona con grande virulenza fantastica fin dalle origini, cioè da quando i Pilgrim Fathers cominciarono a interpretare il loro esilio nella prospettiva biblica del raggiungimento della Terra Promessa. Questa auto-mitologizzazione originaria continua con forza a dar forma al linguaggio della politica americana e ad alimentare l’idea metastorica e tautologica che l’America ha di se stessa quale guida provvidenziale al progresso, al benessere, all’etica e alla democrazia. Una convinzione messianica di tale portata riuscì ad imporsi, soprattutto dopo la fine della II Guerra Mondiale, anche al di qua dell’Atlantico, venendo recepita più come una verità assoluta che come un’ipotesi. Al tramontare del Secolo Americano, come è evidente ad esempio nelle reazioni dell’opinione pubblica al disastro delle Twin Towers, anche il nascente filone antiamericano mantiene comunque la consueta prospettiva mitica, come se l’America potesse essere percepita e rappresentata solo come un paese immaginario. Molte sono le opere letterarie novecentesche, sia europee che americane, che mettono in scena questo grande mito, positivo o negativo che sia.
2004
9788849510102
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/129799
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