La ricerca presentata nella presente monografia prende le mosse da uno dei più importati programmi inter-europei degli ultimi anni: il progetto Desertec, il cui obiettivo è porre tecnologie avanzate in zone desertiche al servizio della sicurezza energetica, idrica e climatica. Il progetto Desertec, infatti, sebbene ridimensionato rispetto ale 2009, permetterebbe di produrre energia elettrica da fonte rinnovabile, in quantità tale da coprire interamente l’attuale domanda energetica di Europa, Nord Africa e Medio Oriente, nonché i futuri incrementi. Da notare che i reflui termici degli impianti permetteranno di produrre grandi quantitativi di acqua attraverso processi di desalinizzazione che, oltre a soddisfare i fabbisogni idrici giornalieri nelle zone interessate, consentiranno di irrigare e coltivare grandi aree desertiche intorno agli impianti, con il duplice effetto di produrre cibo e contrastare l’avanzata del deserto. In pochi anni questo sistema migliorerà la situazione socio-economica delle popolazioni locali, riducendo i flussi di emigrazione delle popolazioni maghrebine verso gli stati europei e soprattutto gettando le basi per uno sviluppo urbano sostenibile delle principali città lungo le aree geografiche del MENA. Partendo da queste considerazioni, come gruppo di ricerca della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia, abbiamo studiato, analizzato e progettato lo sviluppo sostenibile della città di Tarfaya in Marocco, quale modello urbano replicabile nelle aree interessate dal piano Desertec. La scelta di Tarfaya (la città ove Antoine de Saint-Exupery scrisse “Il Piccolo Principe”) nasce da un imput del Ministero dell'Ambiente italiano e dallo studio del Piano Solare Marocchino, che integrandosi con il progetto Desertec, prevede la costruzione di cinque grandi centrali solari termodinamiche e di altrettanti parchi eolici. Lo studio descritto nel libro, partendo dal modello dell’oasi, si basa sull’idea di poter utilizzare l’acqua dolce proveniente dagli impianti di desalinizzazione, alimentati dall’energia prodotta dagli impianti CSP, sia per soddisfare i fabbisogni idrici cittadini, sia per creare ampie zone verdi ed umide all’interno della città. Nel progetto si integrano soluzioni per l'efficienza energetica nel rispetto della storia, dei materiali e delle tradizioni architettoniche marocchine.

TARFAYA SOLAR CITY. Un modello urbano integrato per le aree del M.E.N.A

VERDUCCI, Paolo;
2014

Abstract

La ricerca presentata nella presente monografia prende le mosse da uno dei più importati programmi inter-europei degli ultimi anni: il progetto Desertec, il cui obiettivo è porre tecnologie avanzate in zone desertiche al servizio della sicurezza energetica, idrica e climatica. Il progetto Desertec, infatti, sebbene ridimensionato rispetto ale 2009, permetterebbe di produrre energia elettrica da fonte rinnovabile, in quantità tale da coprire interamente l’attuale domanda energetica di Europa, Nord Africa e Medio Oriente, nonché i futuri incrementi. Da notare che i reflui termici degli impianti permetteranno di produrre grandi quantitativi di acqua attraverso processi di desalinizzazione che, oltre a soddisfare i fabbisogni idrici giornalieri nelle zone interessate, consentiranno di irrigare e coltivare grandi aree desertiche intorno agli impianti, con il duplice effetto di produrre cibo e contrastare l’avanzata del deserto. In pochi anni questo sistema migliorerà la situazione socio-economica delle popolazioni locali, riducendo i flussi di emigrazione delle popolazioni maghrebine verso gli stati europei e soprattutto gettando le basi per uno sviluppo urbano sostenibile delle principali città lungo le aree geografiche del MENA. Partendo da queste considerazioni, come gruppo di ricerca della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia, abbiamo studiato, analizzato e progettato lo sviluppo sostenibile della città di Tarfaya in Marocco, quale modello urbano replicabile nelle aree interessate dal piano Desertec. La scelta di Tarfaya (la città ove Antoine de Saint-Exupery scrisse “Il Piccolo Principe”) nasce da un imput del Ministero dell'Ambiente italiano e dallo studio del Piano Solare Marocchino, che integrandosi con il progetto Desertec, prevede la costruzione di cinque grandi centrali solari termodinamiche e di altrettanti parchi eolici. Lo studio descritto nel libro, partendo dal modello dell’oasi, si basa sull’idea di poter utilizzare l’acqua dolce proveniente dagli impianti di desalinizzazione, alimentati dall’energia prodotta dagli impianti CSP, sia per soddisfare i fabbisogni idrici cittadini, sia per creare ampie zone verdi ed umide all’interno della città. Nel progetto si integrano soluzioni per l'efficienza energetica nel rispetto della storia, dei materiali e delle tradizioni architettoniche marocchine.
2014
9788860747044
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