Al fine di attivare una serie di opportuni "esercizi di memoria", che possano condurre alla realizzazione di una serie di esposizioni permanenti che mostrino la ricchezza scientifica e culturale delle attività condotte dal naturalista perugino Orazio Antinori nel corso della Sua vita, attraverso i campioni delle sue raccolte, il Centro di Ateneo per i Musei Scientifici (C.A.M.S.) dell'Università degli Studi di Perugia, oramai da alcuni anni, organizza periodicamente iniziative tese a diffondere una sempre più approfondita conoscenza di questo poliedrico e affascinante personaggio della Perugia dell'Ottocento. Così, l'organizzazione di questa giornata di Studi in collaborazione con il Dipartimento Uomo e Territorio dell' Ateneo perugino, a cui hanno partecipato studiosi e ricercatori, italiani e stranieri, ha consentito di delineare la figura e la personalità di O. Antinori nei sui diversi profili: patriota e massone, naturalista, geografo etnografo ed esploratore. Per quanto riguarda la sessione dedicata alle Scienze Naturali i diversi relatori hanno sottolineato l'importanza delle raccolte di storia naturale direttamente costituite dall' Antinori, conservate in diversi musei e istituti italiani tra cui anche 1'Ateneo perugino, e sugli importanti contributi che le sue osservazioni e ricerche sul campo hanno fornito alla scienza ufficiale non solo per quanto riguarda il mondo animale ma anche per l'interessantissima flora di una delle aree di maggiore interesse fitogeografico del continente africano. Nella sessione dedicata alle attività esplorative di O. Antinori i relatori hanno invece inquadrato la figura del personaggio in un ben preciso contesto storico e culturale, sia per l'Italia che per l'Etiopia, sottolineando come Antinori abbia contribuito a delineare le basi dei futuri rapporti, sfociati, purtroppo, anche in campagne coloniali, tra la neocostituita monarchia italiana e il millenario impero etiopico.

Un naturalista perugino nel Corno d'Africa

BARILI, Angelo;GENTILI, Sergio;ROMANO, Bruno
2007

Abstract

Al fine di attivare una serie di opportuni "esercizi di memoria", che possano condurre alla realizzazione di una serie di esposizioni permanenti che mostrino la ricchezza scientifica e culturale delle attività condotte dal naturalista perugino Orazio Antinori nel corso della Sua vita, attraverso i campioni delle sue raccolte, il Centro di Ateneo per i Musei Scientifici (C.A.M.S.) dell'Università degli Studi di Perugia, oramai da alcuni anni, organizza periodicamente iniziative tese a diffondere una sempre più approfondita conoscenza di questo poliedrico e affascinante personaggio della Perugia dell'Ottocento. Così, l'organizzazione di questa giornata di Studi in collaborazione con il Dipartimento Uomo e Territorio dell' Ateneo perugino, a cui hanno partecipato studiosi e ricercatori, italiani e stranieri, ha consentito di delineare la figura e la personalità di O. Antinori nei sui diversi profili: patriota e massone, naturalista, geografo etnografo ed esploratore. Per quanto riguarda la sessione dedicata alle Scienze Naturali i diversi relatori hanno sottolineato l'importanza delle raccolte di storia naturale direttamente costituite dall' Antinori, conservate in diversi musei e istituti italiani tra cui anche 1'Ateneo perugino, e sugli importanti contributi che le sue osservazioni e ricerche sul campo hanno fornito alla scienza ufficiale non solo per quanto riguarda il mondo animale ma anche per l'interessantissima flora di una delle aree di maggiore interesse fitogeografico del continente africano. Nella sessione dedicata alle attività esplorative di O. Antinori i relatori hanno invece inquadrato la figura del personaggio in un ben preciso contesto storico e culturale, sia per l'Italia che per l'Etiopia, sottolineando come Antinori abbia contribuito a delineare le basi dei futuri rapporti, sfociati, purtroppo, anche in campagne coloniali, tra la neocostituita monarchia italiana e il millenario impero etiopico.
2007
9788862540018
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/133541
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