Alla luce dell’evoluzione giurisprudenziale e normativa in materia di procreazione medicalmente assistita si rileva nel saggio una attenzione crescente nei confronti di interessi direttamente coinvolti diversi da quello della protezione dell’embrione, riconosciuto e garantito nella misura più ampia dalla legge n. 40 del 2004. In particolare, l’intervento sulla legge ad opera della sentenza n. 151 della Corte costituzionale, nel rimuovere i limiti legislativi della produzione di un numero massimo di tre embrioni e del contemporaneo unico impianto nell’utero materno, nonché nel prevedere, in via additiva, che il trasferimento degli embrioni debba essere effettuato senza pregiudizio della salute della donna, pone su basi diverse il contemperamento tra le posizioni soggettive in considerazione, scardinando, così, lo stesso impianto della legge incentrata sulla tutela assoluta e incondizionata dell’embrione. Il lavoro si svolge esaminando specificamente le singole situazioni soggettive coinvolte: il diritto alla salute della donna, i diritti procreativi della coppia, il diritto all’autodeterminazione e il ruolo del medico. In questa prospettiva, il bilanciamento tra i diversi interessi in gioco si attua secondo un quadro di scelte coerenti e di equilibri tra esigenze confligenti talvolta già realizzati nel sistema giuridico.

Procreazione medicalmente assistita e situazioni soggettive coinvolte

BELLELLI, Alessandra
2009

Abstract

Alla luce dell’evoluzione giurisprudenziale e normativa in materia di procreazione medicalmente assistita si rileva nel saggio una attenzione crescente nei confronti di interessi direttamente coinvolti diversi da quello della protezione dell’embrione, riconosciuto e garantito nella misura più ampia dalla legge n. 40 del 2004. In particolare, l’intervento sulla legge ad opera della sentenza n. 151 della Corte costituzionale, nel rimuovere i limiti legislativi della produzione di un numero massimo di tre embrioni e del contemporaneo unico impianto nell’utero materno, nonché nel prevedere, in via additiva, che il trasferimento degli embrioni debba essere effettuato senza pregiudizio della salute della donna, pone su basi diverse il contemperamento tra le posizioni soggettive in considerazione, scardinando, così, lo stesso impianto della legge incentrata sulla tutela assoluta e incondizionata dell’embrione. Il lavoro si svolge esaminando specificamente le singole situazioni soggettive coinvolte: il diritto alla salute della donna, i diritti procreativi della coppia, il diritto all’autodeterminazione e il ruolo del medico. In questa prospettiva, il bilanciamento tra i diversi interessi in gioco si attua secondo un quadro di scelte coerenti e di equilibri tra esigenze confligenti talvolta già realizzati nel sistema giuridico.
2009
9788859805052
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