La conoscenza delle prestazioni termiche dei componenti per l’edilizia risulta sempre più indispensabile in fase di progettazione, anche alla luce del Decreto Legislativo 311/2006, che pone limiti assai restrittivi per la trasmittanza termica. Accanto alla stima teorica (UNI EN ISO 6946), in alcuni casi risulta importante la misura in laboratorio, indispensabile in particolari applicazioni, soprattutto nella fase di ricerca e messa a punto di strutture innovative o non omogenee. Il presente lavoro ha per oggetto la valutazione sperimentale dell’isolamento termico di una parete per tamponature esterne, costituita da due fodere in laterizio con intercapedine d’aria e poliuretano applicato a spruzzo. Per determinare la resistenza termica del campione si è messa a punto un’apposita metodologia di misura, seguendo le indicazioni fornite dalla norma UNI EN 1934 del 2000. La determinazione di un valore attendibile di resistenza termica ha richiesto l’esecuzione di sei prove, per una durata complessiva di acquisizione dei dati pari a circa 365 ore. La resistenza termica da superficie a superficie della parete in esame è risultata pari a circa 1,32 (m2 K)/W, cui corrisponde un valore di trasmittanza termica U di 0,67 W/(m2 K), superiore a quello teorico, stimato sulla base della stratigrafia della parete mediante la norma UNI EN ISO 6946, pari a 0,53 W/(m2 K). Nel corso delle prove si è potuto verificare l’effetto sensibile dell’irraggiamento generato dalle stufe impiegate nella camera calda, anche se schermate, sul valore del flusso termico misurato dai termoflussimetri. La schermatura di uno dei flussimetri mediante materiale con bassa emissività (foglio di alluminio) ha infatti provocato una sensibile riduzione del valore del flusso rilevato: applicando tale correzione ai flussi misurati si può stimare una trasmittanza di 0,56 W/(m2 K), risultato molto vicino a quello calcolato per via teorica. Le numerose prove effettuate e un’attenta analisi dei risultati hanno consentito di evidenziare le criticità del metodo, quali l’individuazione delle giuste condizioni al contorno per il soddisfacimento delle verifiche imposte dalla norma, in particolar modo quelle sul flusso di sbilanciamento, che risulta una fase impegnativa, a causa dei lunghi tempi necessari.

Misura della resistenza termica di un campione in muratura

BURATTI, Cinzia;MORETTI, ELISA
2008

Abstract

La conoscenza delle prestazioni termiche dei componenti per l’edilizia risulta sempre più indispensabile in fase di progettazione, anche alla luce del Decreto Legislativo 311/2006, che pone limiti assai restrittivi per la trasmittanza termica. Accanto alla stima teorica (UNI EN ISO 6946), in alcuni casi risulta importante la misura in laboratorio, indispensabile in particolari applicazioni, soprattutto nella fase di ricerca e messa a punto di strutture innovative o non omogenee. Il presente lavoro ha per oggetto la valutazione sperimentale dell’isolamento termico di una parete per tamponature esterne, costituita da due fodere in laterizio con intercapedine d’aria e poliuretano applicato a spruzzo. Per determinare la resistenza termica del campione si è messa a punto un’apposita metodologia di misura, seguendo le indicazioni fornite dalla norma UNI EN 1934 del 2000. La determinazione di un valore attendibile di resistenza termica ha richiesto l’esecuzione di sei prove, per una durata complessiva di acquisizione dei dati pari a circa 365 ore. La resistenza termica da superficie a superficie della parete in esame è risultata pari a circa 1,32 (m2 K)/W, cui corrisponde un valore di trasmittanza termica U di 0,67 W/(m2 K), superiore a quello teorico, stimato sulla base della stratigrafia della parete mediante la norma UNI EN ISO 6946, pari a 0,53 W/(m2 K). Nel corso delle prove si è potuto verificare l’effetto sensibile dell’irraggiamento generato dalle stufe impiegate nella camera calda, anche se schermate, sul valore del flusso termico misurato dai termoflussimetri. La schermatura di uno dei flussimetri mediante materiale con bassa emissività (foglio di alluminio) ha infatti provocato una sensibile riduzione del valore del flusso rilevato: applicando tale correzione ai flussi misurati si può stimare una trasmittanza di 0,56 W/(m2 K), risultato molto vicino a quello calcolato per via teorica. Le numerose prove effettuate e un’attenta analisi dei risultati hanno consentito di evidenziare le criticità del metodo, quali l’individuazione delle giuste condizioni al contorno per il soddisfacimento delle verifiche imposte dalla norma, in particolar modo quelle sul flusso di sbilanciamento, che risulta una fase impegnativa, a causa dei lunghi tempi necessari.
2008
9788877588395
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