L'erosione del suolo è dovuta essenzialmente ai processi di degradazione meteorica e all'azione delle acque superficiali, incanalate e non. Quando il processo di erosione del suolo è particolarmente intenso e superiore al potenziale pedogenetico di un determinato territorio, si parla di "erosione accelerata". Questa è spesso innescata dall'attività antropica, in particolare dalle pratiche agricole di tipo intensivo che portano a una situazione di disequilibrio causando il depauperamento della "risorsa suolo". Le aree destinate a vigneti e oliveti sono particolarmente esposte alla disgregazione fisica (quale componente della degradazione meteorica), a causa delle caratteristiche dei suoli che sostengono tali colture, costituiti prevalentemente da terreni sciolti e poco coerenti (o addirittura incoerenti), necessari per garantire un rapido drenaggio delle acque e l'assenza di ristagni d'acqua ma, in quanto tali, facilmente erodibili. Viene descritta, nella presente nota, una metodica utilizzata per la valutazione dell'erosione del suolo, basata sull'applicazione di due modelli: quello che sfrutta l'equazione universale per la stima della perdita annua di terreno (Revised Universal Soil Loss Equation, RUSLE - Wischmeier & Smith, 1978) e quello denominato USPED (Unit Stream Power Erosion/Deposit Model - Mitasova & Mitas, 1998; Pistocchi et alii, 2002). Come noto, entrambe le equazioni costituiscono modelli matematici di tipo moltiplicativo, in cui figurano fattori che quantificano l'erosione idrica. Tramite l'utilizzo di un sistema informativo territoriale si possono ricavare mappe di perdita di suolo media annua (Cencetti et alii, 2005). I due modelli sono applicati, mettendone a confronto i risultati, a un'area particolarmente pregiata dal punto di vista enologico, quella di produzione del Sagrantino di Montefalco D.O.C.G., il cui territorio, che ha un'estensione di circa 195 km^2, abbraccia i territori di diversi comuni dell'Umbria centrale. I risultati mettono in luce che la valutazione dell'erosione del suolo, attraverso l'utilizzo di modelli distribuiti in ambiente GIS, deve essere intesa più come descrizione spaziale della distribuzione delle aree maggiormente predisposte all'erosione, e non tanto come stima quantitativa vera e propria del processo stesso. A fini pianificatori, in ogni caso, l'individuazione di tali aree risulta di estrema importanza, per la previsione del rischio da erosione e la progettazione di interventi di mitigazione del rischio stesso.

Confronti tra modelli distribuiti di erosione del suolo: un'applicazione all'area di produzione del Sagrantino di Montefalco D.O.C. (Umbria)

CENCETTI, Corrado;DE ROSA, PIERLUIGI
2009

Abstract

L'erosione del suolo è dovuta essenzialmente ai processi di degradazione meteorica e all'azione delle acque superficiali, incanalate e non. Quando il processo di erosione del suolo è particolarmente intenso e superiore al potenziale pedogenetico di un determinato territorio, si parla di "erosione accelerata". Questa è spesso innescata dall'attività antropica, in particolare dalle pratiche agricole di tipo intensivo che portano a una situazione di disequilibrio causando il depauperamento della "risorsa suolo". Le aree destinate a vigneti e oliveti sono particolarmente esposte alla disgregazione fisica (quale componente della degradazione meteorica), a causa delle caratteristiche dei suoli che sostengono tali colture, costituiti prevalentemente da terreni sciolti e poco coerenti (o addirittura incoerenti), necessari per garantire un rapido drenaggio delle acque e l'assenza di ristagni d'acqua ma, in quanto tali, facilmente erodibili. Viene descritta, nella presente nota, una metodica utilizzata per la valutazione dell'erosione del suolo, basata sull'applicazione di due modelli: quello che sfrutta l'equazione universale per la stima della perdita annua di terreno (Revised Universal Soil Loss Equation, RUSLE - Wischmeier & Smith, 1978) e quello denominato USPED (Unit Stream Power Erosion/Deposit Model - Mitasova & Mitas, 1998; Pistocchi et alii, 2002). Come noto, entrambe le equazioni costituiscono modelli matematici di tipo moltiplicativo, in cui figurano fattori che quantificano l'erosione idrica. Tramite l'utilizzo di un sistema informativo territoriale si possono ricavare mappe di perdita di suolo media annua (Cencetti et alii, 2005). I due modelli sono applicati, mettendone a confronto i risultati, a un'area particolarmente pregiata dal punto di vista enologico, quella di produzione del Sagrantino di Montefalco D.O.C.G., il cui territorio, che ha un'estensione di circa 195 km^2, abbraccia i territori di diversi comuni dell'Umbria centrale. I risultati mettono in luce che la valutazione dell'erosione del suolo, attraverso l'utilizzo di modelli distribuiti in ambiente GIS, deve essere intesa più come descrizione spaziale della distribuzione delle aree maggiormente predisposte all'erosione, e non tanto come stima quantitativa vera e propria del processo stesso. A fini pianificatori, in ogni caso, l'individuazione di tali aree risulta di estrema importanza, per la previsione del rischio da erosione e la progettazione di interventi di mitigazione del rischio stesso.
2009
9788890264856
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