La simulazione digitale di campi di vento turbolento, schematizzati come processi stocastici Gaussiani multivariati, è un metodo largamente adottato per generare l’input esterno da utilizzare in analisi di risposta di strutture geometricamente non lineari. Il problema non comporta alcuna difficoltà teorica dal momento che esistono in letteratura un gran numero di tecniche come, ad esempio, il classico e robusto metodo della sovrapposizione ponderata delle armoniche. Tuttavia, nelle applicazioni pratiche, è spesso necessario ridurre l’onere computazionale richiesto da tale metodo, specialmente per domini di simulazione di grande dimensione. A tale scopo sono state proposte in letteratura tecniche alternative tra cui: filtri autoregressivi a media mobile e approcci semplificati basati sulla decomposizione ortogonale propria della matrice di densità spettrale di potenza della turbolenza atmosferica. In questo lavoro vengono confrontate l’efficienza e l’accuratezza dei tre metodi alternativi sopra citati, tenendo conto della struttura degli algoritmi e dell’onere computazionale. A tale scopo vengono considerati due casi di studio aventi complessità crescenti, in modo da indicare vantaggi e svantaggi dei diversi schemi computazionali a seconda del problema in esame.

Analisi comparativa di tre metodi per la simulazione di campi di vento Gaussiani

UBERTINI, Filippo;
2008

Abstract

La simulazione digitale di campi di vento turbolento, schematizzati come processi stocastici Gaussiani multivariati, è un metodo largamente adottato per generare l’input esterno da utilizzare in analisi di risposta di strutture geometricamente non lineari. Il problema non comporta alcuna difficoltà teorica dal momento che esistono in letteratura un gran numero di tecniche come, ad esempio, il classico e robusto metodo della sovrapposizione ponderata delle armoniche. Tuttavia, nelle applicazioni pratiche, è spesso necessario ridurre l’onere computazionale richiesto da tale metodo, specialmente per domini di simulazione di grande dimensione. A tale scopo sono state proposte in letteratura tecniche alternative tra cui: filtri autoregressivi a media mobile e approcci semplificati basati sulla decomposizione ortogonale propria della matrice di densità spettrale di potenza della turbolenza atmosferica. In questo lavoro vengono confrontate l’efficienza e l’accuratezza dei tre metodi alternativi sopra citati, tenendo conto della struttura degli algoritmi e dell’onere computazionale. A tale scopo vengono considerati due casi di studio aventi complessità crescenti, in modo da indicare vantaggi e svantaggi dei diversi schemi computazionali a seconda del problema in esame.
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