(ITA) Il contributo muove dalla nozione di trasparenza amministrativa come condizione suscettibile di abilitare la comprensione in capo al soggetto che ne fruisce. In questo senso, trasparenza si distingue dalla conoscenza di dati ed informazioni (che pure è necessaria), poiché comporta un passaggio ulteriore: una mediazione che consente alle informazioni di acquisire un senso, di divenire comprensibili. Su tali basi, il saggio individua ed analizza tre schemi-base di realizzazione della trasparenza, che si determinano in relazione all’attore cui è demandata l’operazione di mediazione/costruzione di senso: il cittadino, la stessa amministrazione, un soggetto terzo-mediatore; ed evidenzia come l’ordinamento giuridico prenda in considerazione ciascuno schema di mediazione, attraverso una verifica dei diversi istituti della trasparenza amministrativa. Infine, il saggio analizza l’interazione tra ciascuno degli schemi di realizzazione della trasparenza e la cd. mediazione algoritmica, quale paradigma che conforma l’ambiente in cui l’informazione è oggigiorno prodotta, gestita e scambiata. Ciò consente di evidenziare alcuni come la mediazione algoritmica metta in crisi i tradizionali criteri di legittimazione nell’accesso e nell’uso dei dati pubblici a fini di trasparenza, anche con particolare riguardo alle logiche che governano la tutela dei dati personali. (ENG) The aim of the essay is to define the impact of algorithmic mediation on the dynamics of administrative transparency. The essay starts from the notion of administrative transparency as a condition that enables comprehensibility. In this sense, transparency differs from the mere knowledge of information (which is still necessary), since it involves a further step: a mediation that allows data to acquire meaning, to become comprehensible, meaningful. On this basis, the essay identifies and analyzes three basic schemes for achieving transparency, which are built on the player entrusted with the mediation: the citizen itself, the administration, or a third party-mediator. The essay also highlights how the legal system finalizes each of the three mediation schemes, testing the juridical tools of transparency: proactive disclosure and Foia-like right to access public data. Finally, the essay analyzes the interaction between each of the transparency schemes and the so called “algorithmic mediation”. This makes it possible to highlight some how algorithmic mediation undermines the traditional criteria of legitimacy in accessing and using public data for transparency purposes, also with particular regard to the logic governing the protection of personal data.

La trasparenza e i mediatori dell’informazione

benedetto ponti
2019

Abstract

(ITA) Il contributo muove dalla nozione di trasparenza amministrativa come condizione suscettibile di abilitare la comprensione in capo al soggetto che ne fruisce. In questo senso, trasparenza si distingue dalla conoscenza di dati ed informazioni (che pure è necessaria), poiché comporta un passaggio ulteriore: una mediazione che consente alle informazioni di acquisire un senso, di divenire comprensibili. Su tali basi, il saggio individua ed analizza tre schemi-base di realizzazione della trasparenza, che si determinano in relazione all’attore cui è demandata l’operazione di mediazione/costruzione di senso: il cittadino, la stessa amministrazione, un soggetto terzo-mediatore; ed evidenzia come l’ordinamento giuridico prenda in considerazione ciascuno schema di mediazione, attraverso una verifica dei diversi istituti della trasparenza amministrativa. Infine, il saggio analizza l’interazione tra ciascuno degli schemi di realizzazione della trasparenza e la cd. mediazione algoritmica, quale paradigma che conforma l’ambiente in cui l’informazione è oggigiorno prodotta, gestita e scambiata. Ciò consente di evidenziare alcuni come la mediazione algoritmica metta in crisi i tradizionali criteri di legittimazione nell’accesso e nell’uso dei dati pubblici a fini di trasparenza, anche con particolare riguardo alle logiche che governano la tutela dei dati personali. (ENG) The aim of the essay is to define the impact of algorithmic mediation on the dynamics of administrative transparency. The essay starts from the notion of administrative transparency as a condition that enables comprehensibility. In this sense, transparency differs from the mere knowledge of information (which is still necessary), since it involves a further step: a mediation that allows data to acquire meaning, to become comprehensible, meaningful. On this basis, the essay identifies and analyzes three basic schemes for achieving transparency, which are built on the player entrusted with the mediation: the citizen itself, the administration, or a third party-mediator. The essay also highlights how the legal system finalizes each of the three mediation schemes, testing the juridical tools of transparency: proactive disclosure and Foia-like right to access public data. Finally, the essay analyzes the interaction between each of the transparency schemes and the so called “algorithmic mediation”. This makes it possible to highlight some how algorithmic mediation undermines the traditional criteria of legitimacy in accessing and using public data for transparency purposes, also with particular regard to the logic governing the protection of personal data.
2019
9788891632814
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1459504
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