Il rapporto con il comico in Italia e nella sua letteratura ha una storia complicata, come ovunque e sempre la comicità ha e ha avuto la capacità di complicare le cose, sia nella formazione di una cultura sia della sua immagine, e soprattutto in quei transiti della comunicazione su cui si basa la relazione sociale. Come dice il titolo di questo intervento, uno degli aspetti che con una certa continuità si affaccia nel dibattito pubblico è l’equilibrio, o l’ambiguità, tra la simulazione della conoscenza e il rifiuto dell’altro, tra sprezzatura e disprezzo.

“Ne uccide più la lingua che la spada”: sprezzatura e disprezzo nel pensiero (comico) italiano.

Fabrizio Scrivano
2019

Abstract

Il rapporto con il comico in Italia e nella sua letteratura ha una storia complicata, come ovunque e sempre la comicità ha e ha avuto la capacità di complicare le cose, sia nella formazione di una cultura sia della sua immagine, e soprattutto in quei transiti della comunicazione su cui si basa la relazione sociale. Come dice il titolo di questo intervento, uno degli aspetti che con una certa continuità si affaccia nel dibattito pubblico è l’equilibrio, o l’ambiguità, tra la simulazione della conoscenza e il rifiuto dell’altro, tra sprezzatura e disprezzo.
2019
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1460410
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact