La Necropoli etrusca del Palazzone, più nota con l’appellativo della sua tomba più importante, l’“Ipogeo dei Volumni”, è senza dubbio uno dei più pregevoli siti funerari etruschi del centro Italia. Nonostante ciò, la sua posizione periferica rispetto alla città di Perugia, in un’area priva di altre valenze storico-culturali, tra l’altro deturpata dalla presenza della vicina arteria stradale della E45, ne penalizza l’attrattiva turistica, per lo più concentrata nell’acropoli cittadina. Il Progetto SILENE, acronimo di “SIstema Lidar per l’Esplorazione della NEcropoli del Palazzone”, che ho avuto l’onore e l’onere di coordinare, è stato promosso dal Dipartimento di Fisica e Geologia in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Perugia e reso possibile anche tramite il contributo finanziario della Fondazione Cassa Risparmio Perugia. L’obiettivo del Progetto è quello di promuovere l’importanza di questo sito archeologico, evidenziandone un altro aspetto interessantissimo e cioè la sua valenza dal punto di vista geologico. Le tombe, scavate a quote differenti all’interno dei depositi che costituiscono la struttura del Colle di Perugia, presentano pareti che possono essere considerate vere e proprie “sezioni geologiche tridimensionali”, perché permettono di osservare e descrivere, da varie angolazioni (proprio perché orientate in maniera diversa), i sedimenti del Colle. Ciò ha reso senza dubbio più agevole una loro “lettura geologica” e l’interpretazione in chiave paleoambientale, vale a dire per ricostruire l’ambiente fisico in cui i terreni stessi sono stati depositati. Tale operazione sarebbe stata difficile, se non impossibile, tramite la semplice osservazione degli affioramenti in superficie, spesso mascherati dalla vegetazione o da coperture detritiche. Da qui l’importanza della Necropoli come “archeo-geosito”: un perfetto connubio tra valenza storico-artistica e importanza geologica di un sito di indiscutibile valore archeologico. L’utilizzo di tecniche GPS e digitali di rilevamento e rappresentazione (geomatiche), oltre a permettere l’individuazione dell’esatta ubicazione delle tombe nello spazio, al fine di posizionare con precisione i dati geologici, ha consentito di apprezzare l’intero sito archeologico nella sua tridimensionalità, evidenziando cioè la distribuzione di gran parte delle tombe sia in pianta che in quota. Il rilevamento è stato realizzato tramite la tecnica LIDAR (Laser Imaging Detection and Ranging, laser a scansione) che, grazie all’enorme numero di punti rilevati, impensabile tramite le tecniche convenzionali di rilevamento topografico, è riuscito a restituire non solo immagini virtuali delle tombe, ma vere e proprie “immagini solide”, ovvero “nuvole di punti colorate” per ogni cavità acquisita. A completamento delle operazioni di rilevamento da terra, l’utilizzo di un drone, opportunamente equipaggiato per l’esecuzione di rilievi aerofotogrammetrici, ha permesso di restituire mappe topografiche, ortofotocarte e un dettagliato modello digitale del terreno dell’intera area della Necropoli. I ricercatori del Dipartimento di Fisica e Geologia hanno curato soprattutto gli aspetti geologico-stratigrafici e geomorfologici del sito; quelli del Dipartimento di Ingegneria si sono occupati dei rilevamenti topografici e della restituzione digitale delle tombe e dell’area esterna che ospita il sito archeologico; ma solo l’entusiasmo, la sinergia e la collaborazione di tutti, secondo un approccio multidisciplinare e transdisciplinare nello svolgimento delle varie fasi del Progetto, ha permesso di raggiungere il risultato che il gruppo di lavoro si era prefissato. Il 17 marzo 2018 è stato organizzato un Convegno a Perugia, per illustrare agli studiosi interessati e alla cittadinanza tutta i risultati del Progetto SILENE. Questa monografia di CULTURE TERRITORI LINGUAGGI, che viene pubblicata dopo circa un anno dall’evento, rappresenta la sintesi dei principali interventi dei relatori che vi hanno partecipato. In particolare: - Luana Cenciaioli, Direttore del Polo Museale dell’Umbria e del Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria, uno dei massimi studiosi della Necropoli del Palazzone, ha introdotto e descritto la Necropoli stessa, valorizzando la sua importanza dal punto di vista storico-culturale e archeologico; - Laura Melelli, geologo e docente presso l’Università di Perugia, ha sottolineato l’importanza della Necropoli quale chiave di lettura per l’interpretazione geologica dell’intero Colle di Perugia; - Roberto Bizzarri, geologo esperto in Sedimentologia e Stratigrafia del Quaternario, ha descritto le fasi del rilevamento dei depositi della Necropoli, interpretandone i risultati in chiave geologico-stratigrafica e paleoambientale; - Manuela Cecconi, ingegnere geotecnico e docente presso l’Università di Perugia, ha evidenziato il contributo della sua disciplina nella conservazione delle cavità ipogee monumentali, fornendo utili contributi anche per il prosieguo degli studi che potrebbero essere condotti nella Necropoli; - Fabio Radicioni e Aurelio Stoppini, ingegneri topografi e docenti presso l’Università di Perugia, coadiuvati dagli ingegneri Andrea Brozzi e Grazia Tosi hanno descritto le metodologie e le tecniche di rilevamento topografico non convenzionale utilizzate per il rilievo dell’Ipogeo e dell’intera Necropoli, illustrando i risultati raggiunti. A costoro va il mio sincero ringraziamento per la disponibilità, la dedizione e lo spirito di collaborazione che li ha animati per il buon successo dell’intero Progetto di ricerca. A nome di tutti i componenti la “squadra”, desidero anche ringraziare: - la Fondazione Cassa Risparmio Perugia che ha cofinanziato il Progetto SILENE; - la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria che ha concesso le autorizzazioni allo svolgimento delle attività di rilevamento dell’area della Necropoli e tutto il personale dell’Ente, che si è reso disponibile per facilitare in ogni modo l’operatività del gruppo; 12- Fabula Animations, per aver realizzato il sito web del Progetto SILENE (consultabile all’indirizzo www.silenepg.it), dove sono riportati i risultati più significativi del progetto stesso; - i Colleghi Prof. Massimiliano Rinaldo Barchi e Prof.ssa Simonetta Cirilli, per aver fornito il loro supporto alla realizzazione del Progetto.

Il progetto SILENE. Un sistema LIDAR per l'esplorazione della necropoli del Palazzone

Corrado Cencetti
Writing – Review & Editing
2019

Abstract

La Necropoli etrusca del Palazzone, più nota con l’appellativo della sua tomba più importante, l’“Ipogeo dei Volumni”, è senza dubbio uno dei più pregevoli siti funerari etruschi del centro Italia. Nonostante ciò, la sua posizione periferica rispetto alla città di Perugia, in un’area priva di altre valenze storico-culturali, tra l’altro deturpata dalla presenza della vicina arteria stradale della E45, ne penalizza l’attrattiva turistica, per lo più concentrata nell’acropoli cittadina. Il Progetto SILENE, acronimo di “SIstema Lidar per l’Esplorazione della NEcropoli del Palazzone”, che ho avuto l’onore e l’onere di coordinare, è stato promosso dal Dipartimento di Fisica e Geologia in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Perugia e reso possibile anche tramite il contributo finanziario della Fondazione Cassa Risparmio Perugia. L’obiettivo del Progetto è quello di promuovere l’importanza di questo sito archeologico, evidenziandone un altro aspetto interessantissimo e cioè la sua valenza dal punto di vista geologico. Le tombe, scavate a quote differenti all’interno dei depositi che costituiscono la struttura del Colle di Perugia, presentano pareti che possono essere considerate vere e proprie “sezioni geologiche tridimensionali”, perché permettono di osservare e descrivere, da varie angolazioni (proprio perché orientate in maniera diversa), i sedimenti del Colle. Ciò ha reso senza dubbio più agevole una loro “lettura geologica” e l’interpretazione in chiave paleoambientale, vale a dire per ricostruire l’ambiente fisico in cui i terreni stessi sono stati depositati. Tale operazione sarebbe stata difficile, se non impossibile, tramite la semplice osservazione degli affioramenti in superficie, spesso mascherati dalla vegetazione o da coperture detritiche. Da qui l’importanza della Necropoli come “archeo-geosito”: un perfetto connubio tra valenza storico-artistica e importanza geologica di un sito di indiscutibile valore archeologico. L’utilizzo di tecniche GPS e digitali di rilevamento e rappresentazione (geomatiche), oltre a permettere l’individuazione dell’esatta ubicazione delle tombe nello spazio, al fine di posizionare con precisione i dati geologici, ha consentito di apprezzare l’intero sito archeologico nella sua tridimensionalità, evidenziando cioè la distribuzione di gran parte delle tombe sia in pianta che in quota. Il rilevamento è stato realizzato tramite la tecnica LIDAR (Laser Imaging Detection and Ranging, laser a scansione) che, grazie all’enorme numero di punti rilevati, impensabile tramite le tecniche convenzionali di rilevamento topografico, è riuscito a restituire non solo immagini virtuali delle tombe, ma vere e proprie “immagini solide”, ovvero “nuvole di punti colorate” per ogni cavità acquisita. A completamento delle operazioni di rilevamento da terra, l’utilizzo di un drone, opportunamente equipaggiato per l’esecuzione di rilievi aerofotogrammetrici, ha permesso di restituire mappe topografiche, ortofotocarte e un dettagliato modello digitale del terreno dell’intera area della Necropoli. I ricercatori del Dipartimento di Fisica e Geologia hanno curato soprattutto gli aspetti geologico-stratigrafici e geomorfologici del sito; quelli del Dipartimento di Ingegneria si sono occupati dei rilevamenti topografici e della restituzione digitale delle tombe e dell’area esterna che ospita il sito archeologico; ma solo l’entusiasmo, la sinergia e la collaborazione di tutti, secondo un approccio multidisciplinare e transdisciplinare nello svolgimento delle varie fasi del Progetto, ha permesso di raggiungere il risultato che il gruppo di lavoro si era prefissato. Il 17 marzo 2018 è stato organizzato un Convegno a Perugia, per illustrare agli studiosi interessati e alla cittadinanza tutta i risultati del Progetto SILENE. Questa monografia di CULTURE TERRITORI LINGUAGGI, che viene pubblicata dopo circa un anno dall’evento, rappresenta la sintesi dei principali interventi dei relatori che vi hanno partecipato. In particolare: - Luana Cenciaioli, Direttore del Polo Museale dell’Umbria e del Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria, uno dei massimi studiosi della Necropoli del Palazzone, ha introdotto e descritto la Necropoli stessa, valorizzando la sua importanza dal punto di vista storico-culturale e archeologico; - Laura Melelli, geologo e docente presso l’Università di Perugia, ha sottolineato l’importanza della Necropoli quale chiave di lettura per l’interpretazione geologica dell’intero Colle di Perugia; - Roberto Bizzarri, geologo esperto in Sedimentologia e Stratigrafia del Quaternario, ha descritto le fasi del rilevamento dei depositi della Necropoli, interpretandone i risultati in chiave geologico-stratigrafica e paleoambientale; - Manuela Cecconi, ingegnere geotecnico e docente presso l’Università di Perugia, ha evidenziato il contributo della sua disciplina nella conservazione delle cavità ipogee monumentali, fornendo utili contributi anche per il prosieguo degli studi che potrebbero essere condotti nella Necropoli; - Fabio Radicioni e Aurelio Stoppini, ingegneri topografi e docenti presso l’Università di Perugia, coadiuvati dagli ingegneri Andrea Brozzi e Grazia Tosi hanno descritto le metodologie e le tecniche di rilevamento topografico non convenzionale utilizzate per il rilievo dell’Ipogeo e dell’intera Necropoli, illustrando i risultati raggiunti. A costoro va il mio sincero ringraziamento per la disponibilità, la dedizione e lo spirito di collaborazione che li ha animati per il buon successo dell’intero Progetto di ricerca. A nome di tutti i componenti la “squadra”, desidero anche ringraziare: - la Fondazione Cassa Risparmio Perugia che ha cofinanziato il Progetto SILENE; - la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria che ha concesso le autorizzazioni allo svolgimento delle attività di rilevamento dell’area della Necropoli e tutto il personale dell’Ente, che si è reso disponibile per facilitare in ogni modo l’operatività del gruppo; 12- Fabula Animations, per aver realizzato il sito web del Progetto SILENE (consultabile all’indirizzo www.silenepg.it), dove sono riportati i risultati più significativi del progetto stesso; - i Colleghi Prof. Massimiliano Rinaldo Barchi e Prof.ssa Simonetta Cirilli, per aver fornito il loro supporto alla realizzazione del Progetto.
2019
9788894269789
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1461047
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