Il contributo propone una lettura interpretativa relativa ai mutamenti della società e della città nel corso degli ultimi cinquant’anni, caratterizzati dall’affermarsi della dimensione individualistica nelle pratiche sociali, d’uso e di trasformazione dello spazio urbano. Nel contempo, ripercorre il nuovo corso post-moderno di omologazione su scala globale del progetto architettonico e urbanistico e la sua la rinuncia a occupare un ruolo importante nell’ambito della critica del presente su cui basare la costruzione di un più ampio e diverso progetto sociale. La crisi economica del 2008 sembra aver interrotto questo corso, divenendo un’opportunità per rimettere in discussione il modello di città, di società e di sviluppo che si era venuto consolidando. Su questo quadro di sfondo il testo mira a mettere in evidenza le trasformazioni della città all’indomani della crisi economica e la progressiva riscoperta del locale, quale contesto privilegiato per indagare le diverse manifestazioni della partecipazione. Muovendo da una ricostruzione di alcune cause e ragioni dell’irrompere della crisi, nella prima parte dello scritto si descrivono i caratteri assunti dalla città nel corso del periodo postmoderno, ponendo l’attenzione ai fattori di insostenibilità sociale ed economica prima ancora che fisico-spaziale. La seconda parte mira invece a mettere a fuoco alcuni cambiamenti che rendono necessaria la ricerca di nuove politiche urbane così come il recupero di approcci olistici nella gestione delle trasformazioni, quale premessa per una più matura affermazione anche delle pratiche partecipative.

Le trasformazioni della città e la riscoperta del locale. Spazi, attori e opportunità per la partecipazione

Mariano Sartore
2019

Abstract

Il contributo propone una lettura interpretativa relativa ai mutamenti della società e della città nel corso degli ultimi cinquant’anni, caratterizzati dall’affermarsi della dimensione individualistica nelle pratiche sociali, d’uso e di trasformazione dello spazio urbano. Nel contempo, ripercorre il nuovo corso post-moderno di omologazione su scala globale del progetto architettonico e urbanistico e la sua la rinuncia a occupare un ruolo importante nell’ambito della critica del presente su cui basare la costruzione di un più ampio e diverso progetto sociale. La crisi economica del 2008 sembra aver interrotto questo corso, divenendo un’opportunità per rimettere in discussione il modello di città, di società e di sviluppo che si era venuto consolidando. Su questo quadro di sfondo il testo mira a mettere in evidenza le trasformazioni della città all’indomani della crisi economica e la progressiva riscoperta del locale, quale contesto privilegiato per indagare le diverse manifestazioni della partecipazione. Muovendo da una ricostruzione di alcune cause e ragioni dell’irrompere della crisi, nella prima parte dello scritto si descrivono i caratteri assunti dalla città nel corso del periodo postmoderno, ponendo l’attenzione ai fattori di insostenibilità sociale ed economica prima ancora che fisico-spaziale. La seconda parte mira invece a mettere a fuoco alcuni cambiamenti che rendono necessaria la ricerca di nuove politiche urbane così come il recupero di approcci olistici nella gestione delle trasformazioni, quale premessa per una più matura affermazione anche delle pratiche partecipative.
2019
9788893921237
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1463192
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