L’iscrizione CIL, XI 6117, esposta nel Museo Civico Archeologico “A. Vernarecci” di Fossombrone, conserva memoria di uno dei più importanti esponenti dell’élite municipale della Forum Sempronii del periodo imperiale: il "procurator Augusti" L. Maesius Rufus. Per aver garantito ai propri concittadini un prezzo agevolato per l’acquisto di grano in una fase di crisi annonaria, Mesio Rufo fu celebrato insieme alla moglie Maria Casta ed alla figlia Mesia Domitilla dalla comunità di Forum Sempronii con la dedica di un monumento onorario. Nell’articolo si propongono una contestualizzazione storica ed una ricostruzione del monumento, in origine sormontato da statue e decorato da un fregio figurato al quale vengono attribuiti due bassorilievi marmorei conservati presso lo stesso Museo Vernarecci: il “rilievo con probatio equitum” e il “rilievo con danzatrici”. Si propone quindi una diversa interpretazione delle immagini di queste lastre, che presentano uno spessore analogo all’epigrafe di Rufo e che, per taluni dettagli iconografici, possono essere associate alle persone ed agli eventi celebrati proprio in CIL, XI 6117.

Il monumento onorario di L. Maesius Rufus a Forum Sempronii

Marcattili
2020

Abstract

L’iscrizione CIL, XI 6117, esposta nel Museo Civico Archeologico “A. Vernarecci” di Fossombrone, conserva memoria di uno dei più importanti esponenti dell’élite municipale della Forum Sempronii del periodo imperiale: il "procurator Augusti" L. Maesius Rufus. Per aver garantito ai propri concittadini un prezzo agevolato per l’acquisto di grano in una fase di crisi annonaria, Mesio Rufo fu celebrato insieme alla moglie Maria Casta ed alla figlia Mesia Domitilla dalla comunità di Forum Sempronii con la dedica di un monumento onorario. Nell’articolo si propongono una contestualizzazione storica ed una ricostruzione del monumento, in origine sormontato da statue e decorato da un fregio figurato al quale vengono attribuiti due bassorilievi marmorei conservati presso lo stesso Museo Vernarecci: il “rilievo con probatio equitum” e il “rilievo con danzatrici”. Si propone quindi una diversa interpretazione delle immagini di queste lastre, che presentano uno spessore analogo all’epigrafe di Rufo e che, per taluni dettagli iconografici, possono essere associate alle persone ed agli eventi celebrati proprio in CIL, XI 6117.
2020
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1476160
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