La figura della governante nella letteratura inglese, da Jane Eyre a Nana.

La figura della governante, centrale nella società ottocentesca britannica, aveva uno status ambiguo, a metà fra quello borghese di provenienza e quello lavorativo di personale di servizio. Figura marginale, liminale, isolata, a volte vittima della famiglia presso cui lavorava, a volte ammaliatrice del padrone di casa o dei figli più grandi, spesso vista come una cinica intrigante in cerca di promozione sociale o addirittura un'assassina, diventa uno dei personaggi più frequenti e interessanti della narrativa del XIX secolo, sia nel genere popolare dei "governess novels" che nella letteratura di più alto livello, attratta in particolare dai risvolti psicologici di queste complesse personalità femminili. Il saggio si sofferma ad analizzare alcuni dei casi più famosi o più singolari, da quello quasi archetipico di Jane Eyre a quello della governante mentalmente instabile di "The Turn of the Screw", da Isabel Vane, protagonista di un romanzo sensazionalistico di enorme successo, alla governante narratrice di "Wuthering Heights", seguendo via via una straordinaria serie di figure notissime o ormai dimenticate della produzione letteraria vittoriana, fino ad arrivare ad alcuni esempi novecenteschi che rielaborano il tema nell'ambito del thriller o della narrativa per l'infanzia.