Il rapporto MIUR pubblicato nel maggio 2019 e relativo all’Anno Scolastico 2017/2018 attesta come gli alunni con disabilità con cittadinanza non italiana presenti nel nostro Paese siano pari al 13% dei certificati. Il numero crescente di bambini e bambine che vivono sulla propria pelle il tema della doppia differenza richiama con forza la necessità di mettere in campo un intervento reticolare che in prima battuta accompagni le figure parentali, spesso caricate, non solo di un compito complesso, ma anche di limitazioni in termini di accesso all’iter certificativo, alla comprensione della diagnosi, ad autentiche pratiche di cura educativa. La finalità di questo contributo è quella di presentare l’evoluzione degli interventi di sostegno alle famiglie, mettendo in particolare l’attenzione sulle possibilità offerte dalle esperienze educative domiciliari e dalla frequenza dei servizi educativi per l’infanzia. Si evidenzia con forza la necessità di un passaggio da approcci maggiormente basati su una dimensione riabilitativa e risarcitoria ad altri focalizzati su dinamiche di capitazione ed empowerment.

A partire dai genitori: la dimensione inclusiva tra logica riparatoria e promozionale nei primi anni di vita.

moira sannipoli
2020

Abstract

Il rapporto MIUR pubblicato nel maggio 2019 e relativo all’Anno Scolastico 2017/2018 attesta come gli alunni con disabilità con cittadinanza non italiana presenti nel nostro Paese siano pari al 13% dei certificati. Il numero crescente di bambini e bambine che vivono sulla propria pelle il tema della doppia differenza richiama con forza la necessità di mettere in campo un intervento reticolare che in prima battuta accompagni le figure parentali, spesso caricate, non solo di un compito complesso, ma anche di limitazioni in termini di accesso all’iter certificativo, alla comprensione della diagnosi, ad autentiche pratiche di cura educativa. La finalità di questo contributo è quella di presentare l’evoluzione degli interventi di sostegno alle famiglie, mettendo in particolare l’attenzione sulle possibilità offerte dalle esperienze educative domiciliari e dalla frequenza dei servizi educativi per l’infanzia. Si evidenzia con forza la necessità di un passaggio da approcci maggiormente basati su una dimensione riabilitativa e risarcitoria ad altri focalizzati su dinamiche di capitazione ed empowerment.
2020
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1495855
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