Si analizzano i dati relativi alle rilevazioni di inquinanti legati agli ossidi di azoto effettuate nel 2009 dalle centraline appartenenti alla rete regionale per il Monitoraggio della Qualità dell'Aria in Umbria nella provincia di Perugia e Terni (A.R.P.A. e Provincia di Terni). Dopo una ricostruzione dei dati mancanti mediante funzioni splines, si procede ad implementare modelli autoregressivi su base giornaliera rilevando, in taluni casi, oltre alla significatività della componente autoregressivia del ritardo di ordine 1 e 7 (quest'ultimo dovuto alla ciclicità settimanale), anche significatività di componenti intermedie di ordine dispari. Si è passati successivamente ad implementare modelli di analisi fattoriale dinamica (si veda ad esempio Bai & Ng, 2008), separatamente per le centraline nella provincia di Perugia e di Terni. Il fattore latente, in questo caso unidimensionale con componente autoregressiva di ordine 1, rappresenta il livello di base dell'inquinamento. La periodicità settimanale è stata colta attraverso l'introduzione di covariate giornaliere. Le analisi hanno permesso di evidenziare che alcune centraline sono molto legate ai fenomeni del traffico veicolare, mentre altre, di fondo, risentono dell'inquinamento dovuto ad altre fonti. Il fattore latente ha inoltre permesso un confronto fra Perugia e Terni, dove pur essendo presente una causa di inquinamento data dalle emissioni dei veicoli, ad emergere è il forte carattere industriale della zona che, in combinazione con l'aspetto morfologico del territorio, fa registrare un livello maggiore di ossidi d'azoto rispetto al capoluogo umbro.

Analisi fattoriale dinamica sulle serie storichedegli ossidi d'azoto in Umbria

STANGHELLINI, Elena;PETTOROSSI, Vito Enrico
2012

Abstract

Si analizzano i dati relativi alle rilevazioni di inquinanti legati agli ossidi di azoto effettuate nel 2009 dalle centraline appartenenti alla rete regionale per il Monitoraggio della Qualità dell'Aria in Umbria nella provincia di Perugia e Terni (A.R.P.A. e Provincia di Terni). Dopo una ricostruzione dei dati mancanti mediante funzioni splines, si procede ad implementare modelli autoregressivi su base giornaliera rilevando, in taluni casi, oltre alla significatività della componente autoregressivia del ritardo di ordine 1 e 7 (quest'ultimo dovuto alla ciclicità settimanale), anche significatività di componenti intermedie di ordine dispari. Si è passati successivamente ad implementare modelli di analisi fattoriale dinamica (si veda ad esempio Bai & Ng, 2008), separatamente per le centraline nella provincia di Perugia e di Terni. Il fattore latente, in questo caso unidimensionale con componente autoregressiva di ordine 1, rappresenta il livello di base dell'inquinamento. La periodicità settimanale è stata colta attraverso l'introduzione di covariate giornaliere. Le analisi hanno permesso di evidenziare che alcune centraline sono molto legate ai fenomeni del traffico veicolare, mentre altre, di fondo, risentono dell'inquinamento dovuto ad altre fonti. Il fattore latente ha inoltre permesso un confronto fra Perugia e Terni, dove pur essendo presente una causa di inquinamento data dalle emissioni dei veicoli, ad emergere è il forte carattere industriale della zona che, in combinazione con l'aspetto morfologico del territorio, fa registrare un livello maggiore di ossidi d'azoto rispetto al capoluogo umbro.
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