L'intervento considera in parallelo Alfieri e Canova, vicini e lontani al tempo stesso. Li avvicinò talora la vita, quando si trovarono entrambi a Roma dal 1781 al 1783, e li avvicinò anche la morte, che legò a Canova la memoria alfieriana in Santa Croce col monumento funebre realizzato nel 1810. Li avvicinò quella comune passione per l’antico che in diverse declinazioni caratterizzò gli ultimi decenni del secolo e che dalle loro opere ricevette due tra le maggiori interpretazioni. Ad allontanarli furono soprattutto le arti professate dall’uno e dall’altro, che proprio alla fine del Settecento approfondirono il divario tra loro. Basti pensare alla diversa posizione di fronte ai grandi movimenti culturali o politici del loro tempo. La stessa iscrizione al neoclassicismo è d’ufficio per la scultura di Canova, ma assai più problematica e incerta per le tragedie di Alfieri. L’indipendenza dello «scrittore libero» non poté essere, nei rovesci politici dei decenni rivoluzionari, quella dello scultore legato alla difficile diplomazia delle commissioni.

Alfieri e Canova. Lettere e "arti mute" a confronto

Casini, Simone
2005

Abstract

L'intervento considera in parallelo Alfieri e Canova, vicini e lontani al tempo stesso. Li avvicinò talora la vita, quando si trovarono entrambi a Roma dal 1781 al 1783, e li avvicinò anche la morte, che legò a Canova la memoria alfieriana in Santa Croce col monumento funebre realizzato nel 1810. Li avvicinò quella comune passione per l’antico che in diverse declinazioni caratterizzò gli ultimi decenni del secolo e che dalle loro opere ricevette due tra le maggiori interpretazioni. Ad allontanarli furono soprattutto le arti professate dall’uno e dall’altro, che proprio alla fine del Settecento approfondirono il divario tra loro. Basti pensare alla diversa posizione di fronte ai grandi movimenti culturali o politici del loro tempo. La stessa iscrizione al neoclassicismo è d’ufficio per la scultura di Canova, ma assai più problematica e incerta per le tragedie di Alfieri. L’indipendenza dello «scrittore libero» non poté essere, nei rovesci politici dei decenni rivoluzionari, quella dello scultore legato alla difficile diplomazia delle commissioni.
2005
8890067470
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