La riflessione sulla cultura (sulle culture), e la sua comprensione, possono risultare decisive proprio per non far perdere alla ricerca (sia scientifica che umanistica) la sua originaria vocazione alla globalità.Le definizioni del concetto di “cultura” sono infinite e variano in funzione sia del contesto storico-sociale che delle diverse discipline che se ne sono occupate (sociologia, filosofia, antropologia, psicologia etc.). Un elemento di certezza tuttavia esiste nel dibattito: siamo passati da una concezione della "cultura" intesa come "verità oracolare"(quasi “concessa” dall'alto a pochi “illuminati”) ad una concezione di cultura come "processo di continua acquisizione intersoggettiva" che si realizza pienamente soltanto nello scambio con l’Altro. Volendo operare una sintesi, possiamo certamente definire la cultura come un insieme di significati (parziali) risultanti da un processo che Niklas Luhmann chiama di "riduzione della complessità". I significati (parziali e quindi rinegoziabili) che costituiscono un sistema culturale svolgono la fondamentale funzione di mediare simbolicamente la realtà, vale a dire forniscono spiegazioni (spesso anche rassicuranti) sulla realtà stessa, permettendo all'uomo di potersi orientare in essa. Tra queste "forme" di mediazione simbolica (il mito, la religione, il diritto, l’arte, il linguaggio etc.), la comunicazione è quella che permette la diffusione e la condivisione di quegli stessi significati.

Etica: la comunicazione nella modernità complessa

DOMINICI, Piero
2000

Abstract

La riflessione sulla cultura (sulle culture), e la sua comprensione, possono risultare decisive proprio per non far perdere alla ricerca (sia scientifica che umanistica) la sua originaria vocazione alla globalità.Le definizioni del concetto di “cultura” sono infinite e variano in funzione sia del contesto storico-sociale che delle diverse discipline che se ne sono occupate (sociologia, filosofia, antropologia, psicologia etc.). Un elemento di certezza tuttavia esiste nel dibattito: siamo passati da una concezione della "cultura" intesa come "verità oracolare"(quasi “concessa” dall'alto a pochi “illuminati”) ad una concezione di cultura come "processo di continua acquisizione intersoggettiva" che si realizza pienamente soltanto nello scambio con l’Altro. Volendo operare una sintesi, possiamo certamente definire la cultura come un insieme di significati (parziali) risultanti da un processo che Niklas Luhmann chiama di "riduzione della complessità". I significati (parziali e quindi rinegoziabili) che costituiscono un sistema culturale svolgono la fondamentale funzione di mediare simbolicamente la realtà, vale a dire forniscono spiegazioni (spesso anche rassicuranti) sulla realtà stessa, permettendo all'uomo di potersi orientare in essa. Tra queste "forme" di mediazione simbolica (il mito, la religione, il diritto, l’arte, il linguaggio etc.), la comunicazione è quella che permette la diffusione e la condivisione di quegli stessi significati.
2000
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/932984
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