Sommario: 1. Antefatto. - 2. Due modelli idealtipici a confronto: diritto penale «classico» e diritto penale «moderno». - 3. La modernità del sistema extra-codicem di tutela penale della salute e sicurezza dei lavoratori. - 4. La profonda ineffettività del sistema, le sue ragioni e la conseguente primazìa dei meccanismi di incentivo-riparazione post-delictum. - 5. La doppia (pseudo)riforma del sistema punitivo-prevenzionale e la sostanziale riproposizione del «vecchio»: le strategie politico-criminali. - 5.1. Segue: la disciplina delle attività di vigilanza. - 6. Il futuribile scenario. - 7. La saggia rivisitazione dei meccanismi premiali, fra penale e amministrativo. - 7.1. Segue: un quadro d'insieme delle misure di incentivo-riparazione dopo il d. lg. n. 106/2009. - 8. Gli opportuni chiarimenti del d. lg. n. 81/2008: la responsabilità penale del RSPP. - 8.1. Segue: le qualifiche soggettive «formali» e «di fatto». - 9. Gli opportuni chiarimenti del d. lg. n. 106/2009: le «capacità di presa» delle macro-norme sanzionatorie. - 10. Le (poche) innovazioni introdotte da «riforma» e «contro-riforma»: onorevoli obiettivi fra pressappochismo e pan-penalizzazione. - 10.1. La nuova disciplina della delega funzionale. - 10.2. I cantieri temporanei o mobili: la responsabilità penale del committente e del responsabile dei lavori. - 10.2.1. Segue: la responsabilità penale dei coordinatori. - 10.3. L’estensione della responsabilità degli enti collettivi: alcune essenziali precisazioni preliminari. - 10.3.1. La distonia fra la «colposità» dei delitti ex artt. 589, 590 c.p. e lo statuto generale della responsabilità degli enti: i criteri oggettivi ex art. 5, d.lg. n. 231/2001. - 10.3.2. Segue: l’esimente ex art. 6, d.lg. n. 231/2001. - 10.4. Modelli organizzativi e organizzazione prevenzionale: quali i rapporti? - 10.4.1. La sinergia fra dovere di vigilanza datoriale e compliance aziendale ex art. 30 TUSL
La sostanziale continuità tra il "vecchio" e il "nuovo" Diritto penale della salute e sicurezza del lavoro
Valentini, Vico
2009
Abstract
Sommario: 1. Antefatto. - 2. Due modelli idealtipici a confronto: diritto penale «classico» e diritto penale «moderno». - 3. La modernità del sistema extra-codicem di tutela penale della salute e sicurezza dei lavoratori. - 4. La profonda ineffettività del sistema, le sue ragioni e la conseguente primazìa dei meccanismi di incentivo-riparazione post-delictum. - 5. La doppia (pseudo)riforma del sistema punitivo-prevenzionale e la sostanziale riproposizione del «vecchio»: le strategie politico-criminali. - 5.1. Segue: la disciplina delle attività di vigilanza. - 6. Il futuribile scenario. - 7. La saggia rivisitazione dei meccanismi premiali, fra penale e amministrativo. - 7.1. Segue: un quadro d'insieme delle misure di incentivo-riparazione dopo il d. lg. n. 106/2009. - 8. Gli opportuni chiarimenti del d. lg. n. 81/2008: la responsabilità penale del RSPP. - 8.1. Segue: le qualifiche soggettive «formali» e «di fatto». - 9. Gli opportuni chiarimenti del d. lg. n. 106/2009: le «capacità di presa» delle macro-norme sanzionatorie. - 10. Le (poche) innovazioni introdotte da «riforma» e «contro-riforma»: onorevoli obiettivi fra pressappochismo e pan-penalizzazione. - 10.1. La nuova disciplina della delega funzionale. - 10.2. I cantieri temporanei o mobili: la responsabilità penale del committente e del responsabile dei lavori. - 10.2.1. Segue: la responsabilità penale dei coordinatori. - 10.3. L’estensione della responsabilità degli enti collettivi: alcune essenziali precisazioni preliminari. - 10.3.1. La distonia fra la «colposità» dei delitti ex artt. 589, 590 c.p. e lo statuto generale della responsabilità degli enti: i criteri oggettivi ex art. 5, d.lg. n. 231/2001. - 10.3.2. Segue: l’esimente ex art. 6, d.lg. n. 231/2001. - 10.4. Modelli organizzativi e organizzazione prevenzionale: quali i rapporti? - 10.4.1. La sinergia fra dovere di vigilanza datoriale e compliance aziendale ex art. 30 TUSLI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.