Il saggio presenta una ricognizione storico-critica sulle presenze di scultori toscani in territorio marchigiano. Il Palazzo Ducale di Urbino fu certamente un polo di attrazione per i toscani, ma da esso l'attività dei maestri si irraggiò per tutto il territorio del ducato, come nel caso di Domenico Rosselli, attivo a Urbino e Fossombrone e Francesco di Simone Ferrucci, autore dell'intero apparato scultore della cappella Oliva nel convento di Montefiorentino a Frontino. Con l'aprirsi del Cinquecento il nuovo polo di attrazione per i toscani diviene la Basilica di Loreto, e una nuova generazione di scultori toscani, da Andrea Sansovino al Tribolo, si avvicendò nell'esecuzione del paramento marmoreo della Santa Casa.
Argomenti di scultura toscana nelle Marche
Blasio, Silvia
2007
Abstract
Il saggio presenta una ricognizione storico-critica sulle presenze di scultori toscani in territorio marchigiano. Il Palazzo Ducale di Urbino fu certamente un polo di attrazione per i toscani, ma da esso l'attività dei maestri si irraggiò per tutto il territorio del ducato, come nel caso di Domenico Rosselli, attivo a Urbino e Fossombrone e Francesco di Simone Ferrucci, autore dell'intero apparato scultore della cappella Oliva nel convento di Montefiorentino a Frontino. Con l'aprirsi del Cinquecento il nuovo polo di attrazione per i toscani diviene la Basilica di Loreto, e una nuova generazione di scultori toscani, da Andrea Sansovino al Tribolo, si avvicendò nell'esecuzione del paramento marmoreo della Santa Casa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.