Il lavoro commenta la sentenza n. 22/2007 della Corte costituzionale, relativa al reato di cui all’art. 14 , comma 5-ter, d. lgs. n. 286/1998. Prendendo spunto da tale problematica, l’A. affronta il tema delicato concernente l’ammissibilità e i limiti del sindacato della Corte costituzionale sulla parte della comminatoria penale delle norme penali incriminatici. Il ragionamento sviluppa poi la questione dei parametri attorno ai quali costruire il giudizio e perviene alla conclusione che occorra valorizzare al riguardo la fasce o griglie sanzionatorie, secondo una tecnica utile anche de jure condendo per ricalibrare l’intero apparato sanzionatorio del diritto penale italiano.
La Corte costituzionale "vorrebbe ma non può" sulla entità delle pene: qualche apertura verso un controllo più incisivo della discrezionalità legislativa?
BRUNELLI, David
2007
Abstract
Il lavoro commenta la sentenza n. 22/2007 della Corte costituzionale, relativa al reato di cui all’art. 14 , comma 5-ter, d. lgs. n. 286/1998. Prendendo spunto da tale problematica, l’A. affronta il tema delicato concernente l’ammissibilità e i limiti del sindacato della Corte costituzionale sulla parte della comminatoria penale delle norme penali incriminatici. Il ragionamento sviluppa poi la questione dei parametri attorno ai quali costruire il giudizio e perviene alla conclusione che occorra valorizzare al riguardo la fasce o griglie sanzionatorie, secondo una tecnica utile anche de jure condendo per ricalibrare l’intero apparato sanzionatorio del diritto penale italiano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.