Il saggio illustra lo sviluppo della pittura di paesaggio a Roma nella prima metà del Seicento nelle sue diverse accezioni: il paesaggio come storia, o paesaggio "ideale" inaugurato da Annibale Carracci e Domenichino; l'indagine scientifica svolta da Adam Elsheimer sulla natura, in parallelo con l'interpretazione naturalistica nata in ambito caravaggesco e portata avanti da Orazio Gentileschi e Carlo Saraceni e infine il paesaggio di respiro classico fondato sull'osservazione dei fenomeni naturali e degli "accidenti" di Claude Lorrain insieme alla visione più severa e razionale di Nicolas Poussin.
Classicismo e naturalismo nella pittura di paesaggio del Seicento
Blasio, Silvia
2002
Abstract
Il saggio illustra lo sviluppo della pittura di paesaggio a Roma nella prima metà del Seicento nelle sue diverse accezioni: il paesaggio come storia, o paesaggio "ideale" inaugurato da Annibale Carracci e Domenichino; l'indagine scientifica svolta da Adam Elsheimer sulla natura, in parallelo con l'interpretazione naturalistica nata in ambito caravaggesco e portata avanti da Orazio Gentileschi e Carlo Saraceni e infine il paesaggio di respiro classico fondato sull'osservazione dei fenomeni naturali e degli "accidenti" di Claude Lorrain insieme alla visione più severa e razionale di Nicolas Poussin.File in questo prodotto:
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