Nonostante in Europa e negli USA oltre il 60% dei nuovi casi e oltre il 70% dei decessi per tumore interessi pazienti con più di 65 anni, il coinvolgimento degli anziani negli studi clinici sul trattamento del cancro è ancora molto limitato: tra i pazienti arruolati solamente il 22-25% avrebbe più di 65 anni e appena il 8-13% più di 70.Nel caso delle neoplasie ematologiche, la mancanza di prove di efficacia dei farmaci nel paziente anziano conduce molto spesso ad una sottoprescrizione. Il nostro studio ha lo scopo di indagare la sottorappresentazione degli anziani nei trial clinici sul trattamento delle neoplasie ematologiche e di individuare caratteristiche dei trial predittive dell’esclusione.Il 2 febbraio 2011 sono stati ricercati tutti i trial in corso presenti nel database del World Health Organization International Clinical Trial Registry Platform (WHO-ICTRP) sul trattamento dei tumori ematologici. Per ogni studio sono state registrate le caratteristiche descrittive ed i criteri di arruolamento. Abbiamo esaminato 85 trial in fase di reclutamento sul trattamento di neoplasie ematologiche. La maggior parte degli studi (90%) non è di tipo randomizzato e controllato e si svolge in un solo Centro (54,9%).Quasi tutti gli studi sono di fase II (79, 92%). La durata degli studi ha una mediana di 46 mesi (range5-180); il campione ha una mediana di 55 soggetti (range, 17- 1538). Il finanziamento proviene da Centri di Ricerca Universitari nel 47% dei casi e solo in un 6% la ricerca è finanziata da Aziende farmaceutiche. Le più comuni neoplasie ematologiche oggetto di studio sono le neoplasie a cellule B mature (63, 74%),la leucemia acuta mieloide (33%) e le sindromi mielodisplastiche (30.5%). Il 41% dei trial esclude soggetti dall’arruolamento sulla base dell’età, con valore mediano di 70 anni.I trial che riguardano le sindromi mielodisplastiche escludono quasi tre volte più degli altri (OR 2,66, IC1,032-6,851). La presenza di almeno una patologia specifica risulta il criterio di esclusione più frequente, essendo presente in 77 trial (90%).Quella a causa della disabilità fisica in 62 trial (73%), della scarsa compliance in 28 trial (33%). La discrezionalità del medico sperimentatore è criterio di esclusione in 23 trial (27%). Tuttavia negli ultimi anni sembra essersi verificata una riduzione dell’esclusione diretta per età,in particolare il 52.5% dei trial condotti prima del 2008 presentava tale criterio di esclusione contro il 40% dei trial condotti dopo il 2008 (p = 0.046). Da questo lavoro emerge come di fatto la sottorappresentazione degli anziani negli studi clinici in corso continui, nonostante le numerose raccomandazioni fornite dalle Agenzie regolatorie al fine di aumentare la validità esterna o generalizzabilità dei risultati.Sono necessari trial specificamente progettati per includere i pazienti anziani per garantire anche a questi soggetti i trattamenti più efficaci per la cura di neoplasie ematologiche.
L’esclusione degli anziani dai trial clinici in corso sul trattamento delle neoplasie ematologiche
CERENZIA, ANNARITA;GASPERINI, BEATRICE;ZENGARINI, ELISA;PIERRI, Francesca;FALINI, Brunangelo;CHERUBINI, Antonio
2012
Abstract
Nonostante in Europa e negli USA oltre il 60% dei nuovi casi e oltre il 70% dei decessi per tumore interessi pazienti con più di 65 anni, il coinvolgimento degli anziani negli studi clinici sul trattamento del cancro è ancora molto limitato: tra i pazienti arruolati solamente il 22-25% avrebbe più di 65 anni e appena il 8-13% più di 70.Nel caso delle neoplasie ematologiche, la mancanza di prove di efficacia dei farmaci nel paziente anziano conduce molto spesso ad una sottoprescrizione. Il nostro studio ha lo scopo di indagare la sottorappresentazione degli anziani nei trial clinici sul trattamento delle neoplasie ematologiche e di individuare caratteristiche dei trial predittive dell’esclusione.Il 2 febbraio 2011 sono stati ricercati tutti i trial in corso presenti nel database del World Health Organization International Clinical Trial Registry Platform (WHO-ICTRP) sul trattamento dei tumori ematologici. Per ogni studio sono state registrate le caratteristiche descrittive ed i criteri di arruolamento. Abbiamo esaminato 85 trial in fase di reclutamento sul trattamento di neoplasie ematologiche. La maggior parte degli studi (90%) non è di tipo randomizzato e controllato e si svolge in un solo Centro (54,9%).Quasi tutti gli studi sono di fase II (79, 92%). La durata degli studi ha una mediana di 46 mesi (range5-180); il campione ha una mediana di 55 soggetti (range, 17- 1538). Il finanziamento proviene da Centri di Ricerca Universitari nel 47% dei casi e solo in un 6% la ricerca è finanziata da Aziende farmaceutiche. Le più comuni neoplasie ematologiche oggetto di studio sono le neoplasie a cellule B mature (63, 74%),la leucemia acuta mieloide (33%) e le sindromi mielodisplastiche (30.5%). Il 41% dei trial esclude soggetti dall’arruolamento sulla base dell’età, con valore mediano di 70 anni.I trial che riguardano le sindromi mielodisplastiche escludono quasi tre volte più degli altri (OR 2,66, IC1,032-6,851). La presenza di almeno una patologia specifica risulta il criterio di esclusione più frequente, essendo presente in 77 trial (90%).Quella a causa della disabilità fisica in 62 trial (73%), della scarsa compliance in 28 trial (33%). La discrezionalità del medico sperimentatore è criterio di esclusione in 23 trial (27%). Tuttavia negli ultimi anni sembra essersi verificata una riduzione dell’esclusione diretta per età,in particolare il 52.5% dei trial condotti prima del 2008 presentava tale criterio di esclusione contro il 40% dei trial condotti dopo il 2008 (p = 0.046). Da questo lavoro emerge come di fatto la sottorappresentazione degli anziani negli studi clinici in corso continui, nonostante le numerose raccomandazioni fornite dalle Agenzie regolatorie al fine di aumentare la validità esterna o generalizzabilità dei risultati.Sono necessari trial specificamente progettati per includere i pazienti anziani per garantire anche a questi soggetti i trattamenti più efficaci per la cura di neoplasie ematologiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.