Il presente studio è stato realizzato su alcuni corsi d’acqua d’ordine minore della Regione Umbria ed ha permesso di individuarne il regime idrologico e di condurre valutazioni sul potenziale sfruttamento degli stessi a fini idroelettrici, nel campo dell’idroelettrico minore. Dall’analisi delle pendenze delle curve di durata dei deflussi (FDC) e dall’indice del deflusso di base (BFI) è emerso che i corsi d’acqua esaminati sono ascrivibili a due tipologie: bacini a regime idrologico costante e bacini a regime idrologico torrentizio. Le informazioni ottenute dallo studio idrologico condotto e la verifica in alveo dei salti ottenibili mediante traversa hanno permesso di selezionare, tra le tecnologie idrauliche in uso, quella meglio adattabile: la vite idraulica. Il dimensionamento della macchina impiegata ha messo in evidenza, a livello teorico, l’effetto prodotto dai due diversi regimi sulla producibilità idroelettrica. L’analisi dei rendimenti della macchina e delle portate turbinabili, ha mostrato la capacità dell’impianto di sfruttare la quasi totalità della portata disponibile per i corsi d’acqua con deflussi regolari, con rendimenti elevati. Nei corsi d’acqua a carattere torrentizio i rendimenti e le rese sono invece più variabili, fino a valori nulli in certi periodi dell’anno, con una parte non trascurabile delle portate transitanti che non risulta produttiva ai fini idroelettrici. I bacini ricadenti nella prima tipologia risultano quindi sfruttabili senza particolari accorgimenti e in abbinamento a più soluzioni impiantistiche, mentre i secondi necessitano di valutazioni più accurate in fase di progettazione.

Hydrological study of some rivers in the Umbria Region and small scale hydropower applications

CASADEI, Stefano;VALIGI, Daniela
2013

Abstract

Il presente studio è stato realizzato su alcuni corsi d’acqua d’ordine minore della Regione Umbria ed ha permesso di individuarne il regime idrologico e di condurre valutazioni sul potenziale sfruttamento degli stessi a fini idroelettrici, nel campo dell’idroelettrico minore. Dall’analisi delle pendenze delle curve di durata dei deflussi (FDC) e dall’indice del deflusso di base (BFI) è emerso che i corsi d’acqua esaminati sono ascrivibili a due tipologie: bacini a regime idrologico costante e bacini a regime idrologico torrentizio. Le informazioni ottenute dallo studio idrologico condotto e la verifica in alveo dei salti ottenibili mediante traversa hanno permesso di selezionare, tra le tecnologie idrauliche in uso, quella meglio adattabile: la vite idraulica. Il dimensionamento della macchina impiegata ha messo in evidenza, a livello teorico, l’effetto prodotto dai due diversi regimi sulla producibilità idroelettrica. L’analisi dei rendimenti della macchina e delle portate turbinabili, ha mostrato la capacità dell’impianto di sfruttare la quasi totalità della portata disponibile per i corsi d’acqua con deflussi regolari, con rendimenti elevati. Nei corsi d’acqua a carattere torrentizio i rendimenti e le rese sono invece più variabili, fino a valori nulli in certi periodi dell’anno, con una parte non trascurabile delle portate transitanti che non risulta produttiva ai fini idroelettrici. I bacini ricadenti nella prima tipologia risultano quindi sfruttabili senza particolari accorgimenti e in abbinamento a più soluzioni impiantistiche, mentre i secondi necessitano di valutazioni più accurate in fase di progettazione.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1088865
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus 7
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact