La Corte dei conti dell'Umbria con sentenza 5 febbraio 1997, n. 31, affronta un caso di responsabilità per danno erariale corrispondente all'onorario pagato ad un legale che aveva curato una pratica assicurativa relativa al risarcimento dei danni subiti da due dipendenti di un ente pubblico a causa di un incidente stradale avvenuto durante il ritorno da una riunione di lavoro. La difesa dei convenuti eccepisce la prescrizione dell'azione erariale, in quanto intervenuta oltre il termine quinquennale dal verificarsi dell'evento dannoso, che si sarebbe concretizzato al momento della delibera di affidamento dell'incarico al legale. Il commento riguarda il tema della prescrizione, e più precisamente il tema dell'individuazione del dies a quo del termine prescrizionale, sul quale esistono diversi filoni giurisprudenziali. Ciascuno dei diversi orientamenti viene analizzato attraverso la lente della regola civilistica che individua come dies a quo quello in cui concretamente si verifica il danno. Individuato come maggiormente corrispondente a quest'ultima quell'orientamento che fa coincidere il dies a quo con il depauperamento dell'ente, ci si chiede quando quest'ultimo effettivamente possa considerarsi realizzato, con riferimento ai diversi momenti della procedura contabile di spesa, per arrivare a concludere che il momento da prendere in considerazione e' quello dell'effettiva uscita dalle casse pubbliche della somma, ovvero il pagamento.
La prescrizione dell'azione di responsabilità tra regole civilistiche e procedimento contabile
MERCATI, Livia
1997
Abstract
La Corte dei conti dell'Umbria con sentenza 5 febbraio 1997, n. 31, affronta un caso di responsabilità per danno erariale corrispondente all'onorario pagato ad un legale che aveva curato una pratica assicurativa relativa al risarcimento dei danni subiti da due dipendenti di un ente pubblico a causa di un incidente stradale avvenuto durante il ritorno da una riunione di lavoro. La difesa dei convenuti eccepisce la prescrizione dell'azione erariale, in quanto intervenuta oltre il termine quinquennale dal verificarsi dell'evento dannoso, che si sarebbe concretizzato al momento della delibera di affidamento dell'incarico al legale. Il commento riguarda il tema della prescrizione, e più precisamente il tema dell'individuazione del dies a quo del termine prescrizionale, sul quale esistono diversi filoni giurisprudenziali. Ciascuno dei diversi orientamenti viene analizzato attraverso la lente della regola civilistica che individua come dies a quo quello in cui concretamente si verifica il danno. Individuato come maggiormente corrispondente a quest'ultima quell'orientamento che fa coincidere il dies a quo con il depauperamento dell'ente, ci si chiede quando quest'ultimo effettivamente possa considerarsi realizzato, con riferimento ai diversi momenti della procedura contabile di spesa, per arrivare a concludere che il momento da prendere in considerazione e' quello dell'effettiva uscita dalle casse pubbliche della somma, ovvero il pagamento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.