Questo libro è il frutto di una collaborazione scientifica e di un sincero rapporto di amicizia, nato nel 2001, che si è progressivamente consolidato nel tempo. La collaborazione prende avvio con la creazione, presso la Facoltà di Psicologia della Sapienza – Università di Roma, del primo corso di Psicotecnologie che si sia tenuto in Italia. Questo corso intendeva coniugare molteplici tematiche, mettendo insieme, da un lato, argomenti di tipo tecnologico ed ergonomico, e dall’altro, problematiche concernenti la psicologia della riabilitazione, con il progetto di formare psicologi competenti nell’ambito delle tecnologie assistive. Il corso, creato da Stefano Federici, si è rivolto a centinaia di studenti italiani, i quali per otto anni si sono avvicendati alla Sapienza – Università di Roma. Il termine psicotecnologie, con il significato adottato e introdotto nell’ambito della psicologia della riabilitazione da Federici, suonò inizialmente come un neologismo. In effetti, l’obiettivo del corso era quello di integrare aspetti ergonomici e tecnologici, intesi in senso più generale, con quelli più specifici dell’ergonomia cognitiva, riletti altresì nell’ottica del modello biopsicosociale di disabilità, onde formare psicologi con competenze sia in ambito psicologico sia tecnologico e che fossero in grado di condurre un utente alla consapevolezza dei propri bisogni. Solo così, infatti, sarebbe stato possibile per l’utente ricercare e reperire un prodotto tecnologico che non solo risultasse soddisfacente per la propria persona, ma fosse anche in grado di aiutarlo nel processo di integrazione all’interno del suo contesto socio-ambientale: è così che può realizzarsi un effettivo superamento o neutralizzazione delle barriere sociali. Lo psicotecnologo, dunque, avrebbe dovuto possedere quelle competenze professionali spendibili nei centri ausili, che proprio alla fine dello scorso millennio hanno iniziato a caratterizzarsi come centri autonomi di valutazione e assegnazione di tecnologie per la disabilità e la vita indipendente.

Premessa dei curatori

FEDERICI, Stefano;
2013

Abstract

Questo libro è il frutto di una collaborazione scientifica e di un sincero rapporto di amicizia, nato nel 2001, che si è progressivamente consolidato nel tempo. La collaborazione prende avvio con la creazione, presso la Facoltà di Psicologia della Sapienza – Università di Roma, del primo corso di Psicotecnologie che si sia tenuto in Italia. Questo corso intendeva coniugare molteplici tematiche, mettendo insieme, da un lato, argomenti di tipo tecnologico ed ergonomico, e dall’altro, problematiche concernenti la psicologia della riabilitazione, con il progetto di formare psicologi competenti nell’ambito delle tecnologie assistive. Il corso, creato da Stefano Federici, si è rivolto a centinaia di studenti italiani, i quali per otto anni si sono avvicendati alla Sapienza – Università di Roma. Il termine psicotecnologie, con il significato adottato e introdotto nell’ambito della psicologia della riabilitazione da Federici, suonò inizialmente come un neologismo. In effetti, l’obiettivo del corso era quello di integrare aspetti ergonomici e tecnologici, intesi in senso più generale, con quelli più specifici dell’ergonomia cognitiva, riletti altresì nell’ottica del modello biopsicosociale di disabilità, onde formare psicologi con competenze sia in ambito psicologico sia tecnologico e che fossero in grado di condurre un utente alla consapevolezza dei propri bisogni. Solo così, infatti, sarebbe stato possibile per l’utente ricercare e reperire un prodotto tecnologico che non solo risultasse soddisfacente per la propria persona, ma fosse anche in grado di aiutarlo nel processo di integrazione all’interno del suo contesto socio-ambientale: è così che può realizzarsi un effettivo superamento o neutralizzazione delle barriere sociali. Lo psicotecnologo, dunque, avrebbe dovuto possedere quelle competenze professionali spendibili nei centri ausili, che proprio alla fine dello scorso millennio hanno iniziato a caratterizzarsi come centri autonomi di valutazione e assegnazione di tecnologie per la disabilità e la vita indipendente.
2013
9788865181362
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1093467
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