ABSTRACT: Lo studio mira a mettere in evidenza la duplice valenza ascrivibile nel nostro ordinamento all’istituto della illiceità delle clausole "abusive" quale presidio di «giustizia negoziale» nonché di tutela amministrativa del «mercato», quale emerge anche alla luce delle nuove funzioni attribuite in materia all’Autorità Garante della Concorrenza del Mercato. Il contributo è incentrato in particolare sull’analisi delle interrelazioni tra tutela della concorrenza e della correttezza nell’esercizio dell’autonomia contrattuale tra disciplina generale e norme dell’ordinamento creditizio e finanziario. Nel proporre un inquadramento dell’istituto dell’illiceità delle clausole “abusive” nei contratti con i consumatori-risparmiatori anche nella sua valenza di strumento di tutela dell’interesse pubblico all’efficiente funzionamento del “mercato”, il lavoro muove dalla preliminare analisi di alcuni profili sostanziali e questioni definitorie della disciplina delle clausole “abusive” tra ordinamento dell’Unione Europea e recepimento nazionale, riservando a tal fine particolare attenzione alle specifiche eccezioni rinvenibili in materia per i contratti aventi ad oggetto la prestazione di servizi e prodotti “finanziari”. Viene poi messa in evidenza ed analizzata, al fine di proporne un coerente inquadramento sistemico, l’emersione di una nuova funzione di tutela amministrativa “del mercato” contro le clausole “vessatorie” quale risultante alla luce dei nuovi poteri attribuiti in materia all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. A tal fine particolare attenzione è dedicata alla facoltà d’interpello preventivo in ordine alla verifica in via amministrativa della portata vessatoria per i consumatori di determinate pattuizioni, nonché ad alcuni riflessi sostanziali della disciplina procedurale dei poteri di “tutela amministrativa” contro le clausole vessatorie e alle relative criticità.
Illiceità delle clausole "abusive" (tra presidi di «giustizia negoziale» e tutela amministrativa del «mercato»)
MEZZACAPO, Simone
2013
Abstract
ABSTRACT: Lo studio mira a mettere in evidenza la duplice valenza ascrivibile nel nostro ordinamento all’istituto della illiceità delle clausole "abusive" quale presidio di «giustizia negoziale» nonché di tutela amministrativa del «mercato», quale emerge anche alla luce delle nuove funzioni attribuite in materia all’Autorità Garante della Concorrenza del Mercato. Il contributo è incentrato in particolare sull’analisi delle interrelazioni tra tutela della concorrenza e della correttezza nell’esercizio dell’autonomia contrattuale tra disciplina generale e norme dell’ordinamento creditizio e finanziario. Nel proporre un inquadramento dell’istituto dell’illiceità delle clausole “abusive” nei contratti con i consumatori-risparmiatori anche nella sua valenza di strumento di tutela dell’interesse pubblico all’efficiente funzionamento del “mercato”, il lavoro muove dalla preliminare analisi di alcuni profili sostanziali e questioni definitorie della disciplina delle clausole “abusive” tra ordinamento dell’Unione Europea e recepimento nazionale, riservando a tal fine particolare attenzione alle specifiche eccezioni rinvenibili in materia per i contratti aventi ad oggetto la prestazione di servizi e prodotti “finanziari”. Viene poi messa in evidenza ed analizzata, al fine di proporne un coerente inquadramento sistemico, l’emersione di una nuova funzione di tutela amministrativa “del mercato” contro le clausole “vessatorie” quale risultante alla luce dei nuovi poteri attribuiti in materia all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. A tal fine particolare attenzione è dedicata alla facoltà d’interpello preventivo in ordine alla verifica in via amministrativa della portata vessatoria per i consumatori di determinate pattuizioni, nonché ad alcuni riflessi sostanziali della disciplina procedurale dei poteri di “tutela amministrativa” contro le clausole vessatorie e alle relative criticità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.