L’unica opera firmata da André de Rivaudeau e pubblicata a Poitiers nel 1566 contiene una tragedia, Aman, un ‘Premier livre’ di cinque complaintes e un ‘Second livre’ di poesie diverses. Nel 1599, però, aveva firmato una ‘Préface’ dal tono particolarmente «audacieux» che precede La Christiade d’Albert Babinot… amico e maestro di Rivaudeau al quale sono dedicati numerosi sonetti della raccolta . Rivaudeau poeta ma anche Rivaudeau teorico, preoccupato di trovare una forma adeguata alla nuova sensibilità religiosa che lo vede impegnato in una sorta di resistenza sia nei confronti della «fureur» paganeggiante della Pléiade, ma anche nei confronti della «fureur» cristiana sostenuta dai poeti calvinisti (M. Raymond, «Deux pamphlets inconnus contre Ronsard et la Pléiade», Revue du XVIe siècle, 1926; M. Richter, «La poetica protestante nel secolo XVI», Studi francese, XI, II, 1967, pp. 223-245). La critica si è molto occupata della tragedia di Rivaudeau: «presque parfaite» (Lebègue), «artistique» (Jonker), «monstre dramatqiue» (Lestringant)e anche l’opera poetica è stata letta, almeno in parte, come una sorta di prova per un’ulteriore tragedia mai scritta (J. Pineaux, «De Ronsard à Ovide: un humaniste protestant devant la poésie d’amour», Bulletin de la Société de l’Histoire du Protestantisme français, CXXVIII, 1982, pp. 577-492). Ci proponiamo di analizzare la produzione poetica di Rivaudeau anche alla luce delle sue importanti riflessioni teoriche che accompagnano la sua vita, riflesso di un impegno constante alla ricerca di forme espressive adeguate a esprimere i conflitti che tormentavano i suoi contemporanei e che in Rivaudeau sono particolarmente acuiti da una profonda sensibilità e da una forte inquietudine.

«Recuiellant le fruit de Ronsard et sa Muse, / Ailleurs je l’employray». La ricerca di André de Rivaudeau .

MIOTTI, Mariangela
2016

Abstract

L’unica opera firmata da André de Rivaudeau e pubblicata a Poitiers nel 1566 contiene una tragedia, Aman, un ‘Premier livre’ di cinque complaintes e un ‘Second livre’ di poesie diverses. Nel 1599, però, aveva firmato una ‘Préface’ dal tono particolarmente «audacieux» che precede La Christiade d’Albert Babinot… amico e maestro di Rivaudeau al quale sono dedicati numerosi sonetti della raccolta . Rivaudeau poeta ma anche Rivaudeau teorico, preoccupato di trovare una forma adeguata alla nuova sensibilità religiosa che lo vede impegnato in una sorta di resistenza sia nei confronti della «fureur» paganeggiante della Pléiade, ma anche nei confronti della «fureur» cristiana sostenuta dai poeti calvinisti (M. Raymond, «Deux pamphlets inconnus contre Ronsard et la Pléiade», Revue du XVIe siècle, 1926; M. Richter, «La poetica protestante nel secolo XVI», Studi francese, XI, II, 1967, pp. 223-245). La critica si è molto occupata della tragedia di Rivaudeau: «presque parfaite» (Lebègue), «artistique» (Jonker), «monstre dramatqiue» (Lestringant)e anche l’opera poetica è stata letta, almeno in parte, come una sorta di prova per un’ulteriore tragedia mai scritta (J. Pineaux, «De Ronsard à Ovide: un humaniste protestant devant la poésie d’amour», Bulletin de la Société de l’Histoire du Protestantisme français, CXXVIII, 1982, pp. 577-492). Ci proponiamo di analizzare la produzione poetica di Rivaudeau anche alla luce delle sue importanti riflessioni teoriche che accompagnano la sua vita, riflesso di un impegno constante alla ricerca di forme espressive adeguate a esprimere i conflitti che tormentavano i suoi contemporanei e che in Rivaudeau sono particolarmente acuiti da una profonda sensibilità e da una forte inquietudine.
2016
9782600047241
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1207286
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