Il contributo presenta gli esiti delle ricerche svolte sulla figura di Nazareno Biscarini (1835-1907), architetto perugino formatosi presso la Scuola di Architettura dell’Accademia di Belle Arti di Perugia. Allievo di Giovanni Santini e collega di studi di Guglielmo Calderini, tra il 1884 e il 1898 diviene anch’egli professore della medesima Scuola. Partecipa a concorsi ed elabora progetti per aree ed edifici di rilievo del capoluogo umbro. Opera prevalentemente in ambito locale, nella città natale e nella relativa provincia. In particolare, realizza numerosi edifici sacri appartenenti alle cosiddette “chiese leonine”, edificate o ristrutturate in maniera diffusa nel territorio regionale per volere del vescovo Vincenzo Gioacchino Pecci. Progetta inoltre diversi monumenti e cappelle sepolcrali, ma anche altre importanti opere tra cui residenze nobiliari (villa-castello Gallenga-Stuart in località Mandoleto) e architetture civili (Teatro Concordia a Marsciano). La sua opera, allineata alla tendenza eclettica del periodo in cui si inserisce, si esprime mediante la riproposizione di canoni stilistici romanici, gotici e rinascimentali; l’apparato ornamentale attinge al repertorio di terrecotte architettoniche della fornace Angeletti-Biscarini, di cui è titolare il fratello Francesco.
Nazareno Biscarini (1835-1907)
MENCHETELLI, VALERIA
2013
Abstract
Il contributo presenta gli esiti delle ricerche svolte sulla figura di Nazareno Biscarini (1835-1907), architetto perugino formatosi presso la Scuola di Architettura dell’Accademia di Belle Arti di Perugia. Allievo di Giovanni Santini e collega di studi di Guglielmo Calderini, tra il 1884 e il 1898 diviene anch’egli professore della medesima Scuola. Partecipa a concorsi ed elabora progetti per aree ed edifici di rilievo del capoluogo umbro. Opera prevalentemente in ambito locale, nella città natale e nella relativa provincia. In particolare, realizza numerosi edifici sacri appartenenti alle cosiddette “chiese leonine”, edificate o ristrutturate in maniera diffusa nel territorio regionale per volere del vescovo Vincenzo Gioacchino Pecci. Progetta inoltre diversi monumenti e cappelle sepolcrali, ma anche altre importanti opere tra cui residenze nobiliari (villa-castello Gallenga-Stuart in località Mandoleto) e architetture civili (Teatro Concordia a Marsciano). La sua opera, allineata alla tendenza eclettica del periodo in cui si inserisce, si esprime mediante la riproposizione di canoni stilistici romanici, gotici e rinascimentali; l’apparato ornamentale attinge al repertorio di terrecotte architettoniche della fornace Angeletti-Biscarini, di cui è titolare il fratello Francesco.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.