La presente edizione costituisce rivisitazione critica della silloge Anonymi versus serpentini alla luce dei contributi testuali, storico-letterari ed esegetici ad essa consacrati a partire dalla editio princeps, a cura di D'Orville, come anche dei nuovi suscitati dalla omonima edizione apparsa per i tipi di Herder di Roma a cura di Loriano Zurli nel 2002. Carmi formalmente identici e contenutisticamente coesi attorno a un tema (il Caso governa gli eventi), ma sfaccettati come i mitemi che raccontano, e impreziositi da tipologie diverse di strutturazione interna come anche da raffinato lusus polisemico, sono la cifra stilistica distintiva di questa anonima silloge di monodistici epanalettici originale e, allo stesso tempo, ancorata alle esperienze letterarie coeve di area africana. Il testo già affiancato da traduzione italiana è ora corredato di ampio commentario di carattere filologico e antiquario, che, da un lato, riprende e sviluppa le questioni testuali sinteticamente addotte in apparato; dall'altro, inquadra questa silloge tràdita in Anthologia Salmasiana nell'ambito della produzione dei poeti scholastici operanti nell'Africa romana sul finire dell'egemonia vandalica.

Anonymi versus serpentini.

PAOLUCCI, Paola;ZURLI, Loriano;
2008

Abstract

La presente edizione costituisce rivisitazione critica della silloge Anonymi versus serpentini alla luce dei contributi testuali, storico-letterari ed esegetici ad essa consacrati a partire dalla editio princeps, a cura di D'Orville, come anche dei nuovi suscitati dalla omonima edizione apparsa per i tipi di Herder di Roma a cura di Loriano Zurli nel 2002. Carmi formalmente identici e contenutisticamente coesi attorno a un tema (il Caso governa gli eventi), ma sfaccettati come i mitemi che raccontano, e impreziositi da tipologie diverse di strutturazione interna come anche da raffinato lusus polisemico, sono la cifra stilistica distintiva di questa anonima silloge di monodistici epanalettici originale e, allo stesso tempo, ancorata alle esperienze letterarie coeve di area africana. Il testo già affiancato da traduzione italiana è ora corredato di ampio commentario di carattere filologico e antiquario, che, da un lato, riprende e sviluppa le questioni testuali sinteticamente addotte in apparato; dall'altro, inquadra questa silloge tràdita in Anthologia Salmasiana nell'ambito della produzione dei poeti scholastici operanti nell'Africa romana sul finire dell'egemonia vandalica.
2008
9783615003574
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