La disciplina dell’esecuzione penale risulta in larga parte forgiata sulla scorta delle scelte operate a monte dal legislatore in ordine ad alcuni dei grandi temi del diritto e della procedura penale: le finalità attribuite alla pena in un caso, e le valenze assegnate al giudicato nell’altro caso, rappresentano, per esemplificare, due tra le più importanti variabili di fondo da cui finiscono per dipendere natura, struttura e funzioni della fase post rem iudicatam. Dopo aver analizzato i profili evolutivi dell’esecuzione penale (dalla normativa del codice di rito del 1930 alle nuove direttrici ideologiche della ricodificazione e, infine, ai canoni del giusto processo), la monografia si incentra sull’attuale fisionomia della fase esecutiva, evidenziando sia gli elementi di criticità, sia le innovazioni di estrema rilevanza della vigente disciplina della fase in questione. A quest’ultimo proposito, lo studio si sofferma specialmente sul regime del giudicato e sulle prerogative del giudice dell’esecuzione al quale il codice di rito del 1988 attribuisce un complesso di poteri che a tal punto risultano svincolati dal giudicato da costituirne, addirittura, strumenti revocatori in tutti quei casi in cui si renda necessario assecondare esigenze di giustizia sopravvenute.

Ideologie e modelli dell’esecuzione penale

DEAN, Giovanni
2004

Abstract

La disciplina dell’esecuzione penale risulta in larga parte forgiata sulla scorta delle scelte operate a monte dal legislatore in ordine ad alcuni dei grandi temi del diritto e della procedura penale: le finalità attribuite alla pena in un caso, e le valenze assegnate al giudicato nell’altro caso, rappresentano, per esemplificare, due tra le più importanti variabili di fondo da cui finiscono per dipendere natura, struttura e funzioni della fase post rem iudicatam. Dopo aver analizzato i profili evolutivi dell’esecuzione penale (dalla normativa del codice di rito del 1930 alle nuove direttrici ideologiche della ricodificazione e, infine, ai canoni del giusto processo), la monografia si incentra sull’attuale fisionomia della fase esecutiva, evidenziando sia gli elementi di criticità, sia le innovazioni di estrema rilevanza della vigente disciplina della fase in questione. A quest’ultimo proposito, lo studio si sofferma specialmente sul regime del giudicato e sulle prerogative del giudice dell’esecuzione al quale il codice di rito del 1988 attribuisce un complesso di poteri che a tal punto risultano svincolati dal giudicato da costituirne, addirittura, strumenti revocatori in tutti quei casi in cui si renda necessario assecondare esigenze di giustizia sopravvenute.
2004
8834844165
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