Il lavoro di ricerca si articola in due parti: una trattazione teorico-applicativa ed una sperimentazione per la documentazione del patrimonio edilizio. Nella trattazione teorica ho analizzato il problema delle nuove tecnologie applicate alla conoscenza del patrimonio edilizio ed in particolare: i presupposti della scelta digitale, l’analisi ipertestuale ed i metodi per realizzare sistemi informativi. Nella sperimentazione, applicando tali teorie, ho realizzato un sistema informativo per l’analisi del patrimonio edilizio perugino. Affrontando la stesura di tale trattazione è sorto immediatamente il problema della realizzazione di un adeguato contenitore lineare (testo scritto e stampato) in grado di descrivere in maniera sequenziale fenomeni che per loro natura non lo sono (ipertesti). Un tentativo in tal senso si ritrova nel capitolo introduttivo del saggio Frammenti di un discorso amoroso, nel quale Roland Barthes dovendo intraprendere un argomento che per sua natura è estremamente vario e frammentato, descrive una testualità complessa, non lineare, fatta di tanti piccoli frammenti connessi da riferimenti a margine del discorso. Per l’autore i riferimenti sono parti desunte da libri, nomi e iniziali, indici o semplicemente ricordi, cenni, convinzioni e rimandi ad una lettura libera secondo percorsi non prestabiliti. Prendendo spunto da questo interessante saggio e lasciandomi aiutare dalla natura ipertestuale: fatta di frammenti, legami concettuali e non sequenzialità, ho organizzato il lavoro secondo questi presupposti. Il primo passo è stato quello di frammentare il testo dando a ciascun argomento un’autonomia contenutistica (i testi sono organizzati in paragrafi autonomi connessi fra loro), il secondo è stato quello di affiancare ai margini del testo informazioni di carattere bibliografico, rimandi ad appendici, nomi, riferimenti. Come risultato, ho realizzato una sorta di ipertesto cartaceo con una indispensabile linearità argomentativa, ma in grado di offrire più percorsi e chiavi di lettura, lasciando al lettore la possibilità di approfondire argomenti o saltare ad altri collegati ad essi. L’aspetto originale nella strutturazione dei due lavori consiste nel realizzare un parallelo figurativo fra l’organizzazione delle informazioni cartacee e quelle digitali. Estendendo il concetto di pagina di testo a quello di schermata di computer, ho cercato di instaurare una relazione di carattere posizionale fra i contenuti (testo ed immagini), i collegamenti (rimandi e pulsanti) e le note esplicative: un’unitarietà concettuale e figurativa.

Segni Digitali

BIANCONI, Fabio
2005

Abstract

Il lavoro di ricerca si articola in due parti: una trattazione teorico-applicativa ed una sperimentazione per la documentazione del patrimonio edilizio. Nella trattazione teorica ho analizzato il problema delle nuove tecnologie applicate alla conoscenza del patrimonio edilizio ed in particolare: i presupposti della scelta digitale, l’analisi ipertestuale ed i metodi per realizzare sistemi informativi. Nella sperimentazione, applicando tali teorie, ho realizzato un sistema informativo per l’analisi del patrimonio edilizio perugino. Affrontando la stesura di tale trattazione è sorto immediatamente il problema della realizzazione di un adeguato contenitore lineare (testo scritto e stampato) in grado di descrivere in maniera sequenziale fenomeni che per loro natura non lo sono (ipertesti). Un tentativo in tal senso si ritrova nel capitolo introduttivo del saggio Frammenti di un discorso amoroso, nel quale Roland Barthes dovendo intraprendere un argomento che per sua natura è estremamente vario e frammentato, descrive una testualità complessa, non lineare, fatta di tanti piccoli frammenti connessi da riferimenti a margine del discorso. Per l’autore i riferimenti sono parti desunte da libri, nomi e iniziali, indici o semplicemente ricordi, cenni, convinzioni e rimandi ad una lettura libera secondo percorsi non prestabiliti. Prendendo spunto da questo interessante saggio e lasciandomi aiutare dalla natura ipertestuale: fatta di frammenti, legami concettuali e non sequenzialità, ho organizzato il lavoro secondo questi presupposti. Il primo passo è stato quello di frammentare il testo dando a ciascun argomento un’autonomia contenutistica (i testi sono organizzati in paragrafi autonomi connessi fra loro), il secondo è stato quello di affiancare ai margini del testo informazioni di carattere bibliografico, rimandi ad appendici, nomi, riferimenti. Come risultato, ho realizzato una sorta di ipertesto cartaceo con una indispensabile linearità argomentativa, ma in grado di offrire più percorsi e chiavi di lettura, lasciando al lettore la possibilità di approfondire argomenti o saltare ad altri collegati ad essi. L’aspetto originale nella strutturazione dei due lavori consiste nel realizzare un parallelo figurativo fra l’organizzazione delle informazioni cartacee e quelle digitali. Estendendo il concetto di pagina di testo a quello di schermata di computer, ho cercato di instaurare una relazione di carattere posizionale fra i contenuti (testo ed immagini), i collegamenti (rimandi e pulsanti) e le note esplicative: un’unitarietà concettuale e figurativa.
2005
9788889422441
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/131656
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