Il saggio prende in considerazione la portata e il ruolo dell' interesse nazionale nei sistemi federali come quello americano, in cui la stessa Corte Suprema, con la nota sentenza nel caso Mc Culloch v. Maryland, 4 Wheaton 316-1819, definisce questo principio "the linch pin of the Constitution". Con una certa similitudine , anche la Costituzione tedesca stabilisce con l'art. 31 il principio "Bundesrecht bricht Landesrecht", che attribuisce al Bund il potere e quindi la piena legittimazione di rompere il diritto dei Laender, quando lo richiedano ragioni di uniformità delle condizioni di vita e la tutela dell'unità giuridica ed economica a prescindere dai confini territoriali di ogni singolo Land. Quindi, ove è necessario, l'esercizio del potere centrale, a tutela dell'interesse nazionale, supera la divisione delle competenze prevista dalla Costituzione. Nell'esperienza costituzionale italiana, dopo la riforma del Titolo V, il nuovo art:120 Cost. presenta le problematiche di una riforma in cui , la relativizzazione del riparto delle competenze tra i diversi livelli istituzionali, costituisce la maggior novità nei meccanismi diretti ad assicurare l'equilibrio tra le istanze di unità e quelle di autonomia. Di fatto il contenuto del potere sostitutivo previsto dall'art. 120, 2° co., Cost., è esattamente quello che in ogni ordinamento decentrato coincide con le clausole collegate alla tutela dell'interesse nazionale. Ci si domanda quindi, a questo punto, se quello che l'art. 120, 2° co., Cost. definisce come un improprio "sostituirsi", intenda in realtà configurare l'interesse nazionale e il collegato principio di "prevalenza" delle esigenze unitarie su quelle particolari delle Regioni e degli enti locali. Al riguardo, la pronuncia della Corte costituzionale con la sentenza n. 303/2003, non ha fatto chiarezza dato che ha ritenuto che, come nel sistema federale statunitense, l'interesse nazionale sia un controbilanciamento alla rigidità della divisione delle competenze fra Stato e Regioni presente nel Titolo V. Nel saggio viene preso in considerazione anche il principio di sussidiarietà che sebbene nell'ambito comunitario governi i rapporti fra l'Unione europea e gli Stati membri, ci si domanda se possa considerarsi un surrogato dell'interesse nazionale.
"Interesse Nazionale, principio di Sussidiarietà e potere sostitutivo"
DE CESARIS, Anna Maria;
2005
Abstract
Il saggio prende in considerazione la portata e il ruolo dell' interesse nazionale nei sistemi federali come quello americano, in cui la stessa Corte Suprema, con la nota sentenza nel caso Mc Culloch v. Maryland, 4 Wheaton 316-1819, definisce questo principio "the linch pin of the Constitution". Con una certa similitudine , anche la Costituzione tedesca stabilisce con l'art. 31 il principio "Bundesrecht bricht Landesrecht", che attribuisce al Bund il potere e quindi la piena legittimazione di rompere il diritto dei Laender, quando lo richiedano ragioni di uniformità delle condizioni di vita e la tutela dell'unità giuridica ed economica a prescindere dai confini territoriali di ogni singolo Land. Quindi, ove è necessario, l'esercizio del potere centrale, a tutela dell'interesse nazionale, supera la divisione delle competenze prevista dalla Costituzione. Nell'esperienza costituzionale italiana, dopo la riforma del Titolo V, il nuovo art:120 Cost. presenta le problematiche di una riforma in cui , la relativizzazione del riparto delle competenze tra i diversi livelli istituzionali, costituisce la maggior novità nei meccanismi diretti ad assicurare l'equilibrio tra le istanze di unità e quelle di autonomia. Di fatto il contenuto del potere sostitutivo previsto dall'art. 120, 2° co., Cost., è esattamente quello che in ogni ordinamento decentrato coincide con le clausole collegate alla tutela dell'interesse nazionale. Ci si domanda quindi, a questo punto, se quello che l'art. 120, 2° co., Cost. definisce come un improprio "sostituirsi", intenda in realtà configurare l'interesse nazionale e il collegato principio di "prevalenza" delle esigenze unitarie su quelle particolari delle Regioni e degli enti locali. Al riguardo, la pronuncia della Corte costituzionale con la sentenza n. 303/2003, non ha fatto chiarezza dato che ha ritenuto che, come nel sistema federale statunitense, l'interesse nazionale sia un controbilanciamento alla rigidità della divisione delle competenze fra Stato e Regioni presente nel Titolo V. Nel saggio viene preso in considerazione anche il principio di sussidiarietà che sebbene nell'ambito comunitario governi i rapporti fra l'Unione europea e gli Stati membri, ci si domanda se possa considerarsi un surrogato dell'interesse nazionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.