Il saggio propone un’indagine e un approfondimento critico sulla “sociologia dei sensi”, che costituisce una delle espressioni più felici della sensibilità “sismografica” e della capacità di analisi fenomenologica di Georg Simmel. Viene messo il rilievo, seguendo Simmel, come sensorialità e spazialità siano strettamente connesse tra loro: è proprio la vicinanza ad essere, tra le caratteristiche dello spazio, quella più intimamente collegata alla sensorialità, alla percezione sensibile. Il solo fatto di essere in condizioni di prossimità spaziale influisce in maniera decisiva sulle modalità dell’interazione sociale, a partire dalle peculiari potenzialità e caratteristiche dei diversi organi di senso, che costituiscono l’originario strumento di accesso all’immagine dell’altro. Tenendo conto delle acquisizioni simmeliane, il saggio cerca di mettere a fuoco caratteristiche e sviluppi problematici della sensorialità nella società contemporanea, tra modificazioni indotte dal progresso tecnologico che mette a disposizione “protesi sensoriali” (come i telefonini che portiamo sempre con noi) e rende possibile una sensorialità a distanza, tendenze edonistiche e narcisistiche che sembrano condurre a nuove forme di individualismo e di esaltazione consumistica dei sensi, e, in apparente direzione opposta, nuove forme di aggregazione e socialità non finalistiche e strumentali, ma basate sulla prossimità spaziale e la condivisione di emozioni, in cui le comuni percezioni sensoriali esercitano un effetto unificante, come nei grandi raduni e assembramenti musicali, sportivi e di consumo, così diffusi nella contemporaneità, che testimoniano del potenziale aggregante di ciò che si può sentire, vedere e gustare insieme, riuniti in un determinato luogo.

Sulla sociologia dei sensi: suggestioni simmeliane e prospettive contemporanee

PICCHIO, MARTA
2010

Abstract

Il saggio propone un’indagine e un approfondimento critico sulla “sociologia dei sensi”, che costituisce una delle espressioni più felici della sensibilità “sismografica” e della capacità di analisi fenomenologica di Georg Simmel. Viene messo il rilievo, seguendo Simmel, come sensorialità e spazialità siano strettamente connesse tra loro: è proprio la vicinanza ad essere, tra le caratteristiche dello spazio, quella più intimamente collegata alla sensorialità, alla percezione sensibile. Il solo fatto di essere in condizioni di prossimità spaziale influisce in maniera decisiva sulle modalità dell’interazione sociale, a partire dalle peculiari potenzialità e caratteristiche dei diversi organi di senso, che costituiscono l’originario strumento di accesso all’immagine dell’altro. Tenendo conto delle acquisizioni simmeliane, il saggio cerca di mettere a fuoco caratteristiche e sviluppi problematici della sensorialità nella società contemporanea, tra modificazioni indotte dal progresso tecnologico che mette a disposizione “protesi sensoriali” (come i telefonini che portiamo sempre con noi) e rende possibile una sensorialità a distanza, tendenze edonistiche e narcisistiche che sembrano condurre a nuove forme di individualismo e di esaltazione consumistica dei sensi, e, in apparente direzione opposta, nuove forme di aggregazione e socialità non finalistiche e strumentali, ma basate sulla prossimità spaziale e la condivisione di emozioni, in cui le comuni percezioni sensoriali esercitano un effetto unificante, come nei grandi raduni e assembramenti musicali, sportivi e di consumo, così diffusi nella contemporaneità, che testimoniano del potenziale aggregante di ciò che si può sentire, vedere e gustare insieme, riuniti in un determinato luogo.
2010
9788860743381
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