Nell’ambito del progetto di ricerca Kultur Fabrik Perugia, volto a prefigurare la trasformazione dei contenitori dismessi del centro storico della città in ambasciate culturali dei Paesi europei, l’ex carcere maschile di piazza Partigiani ha rivestito un ruolo centrale. Icona della Perugia postunitaria sorta ai margini del centro storico, l’edificio è stato oggetto di una campagna di rilievo architettonico e di una ricerca storico-archivistica dedicata che ha consentito di sciogliere interrogativi storiografici irrisolti. Ideato da Giuseppe Polani, che firma al contempo le strutture carcerarie di Torino, Genova e Sassari, il reclusorio è concepito secondo il modello a panopticon tipico delle strutture carcerarie. Abbandonato dal 2005, l’ex carcere maschile ha costituito l’occasione per ipotizzare strategie di rigenerazione mediante l’inserimento di funzioni tese a sviluppare attività culturali e creative ed è diventato oggetto di un confronto didattico su scala nazionale che ha visto il coinvolgimento di 16 Università. Che hanno elaborato proposte animate dall’obiettivo condiviso di promuovere l’edificio da luogo della costrizione fisica a luogo della liberazione creativa.

Kultur Fabrik Perugia. Ricercare, rilevare, rigenerare l'ex carcere maschile di Perugia

Belardi, Paolo;Menchetelli, Valeria
2015

Abstract

Nell’ambito del progetto di ricerca Kultur Fabrik Perugia, volto a prefigurare la trasformazione dei contenitori dismessi del centro storico della città in ambasciate culturali dei Paesi europei, l’ex carcere maschile di piazza Partigiani ha rivestito un ruolo centrale. Icona della Perugia postunitaria sorta ai margini del centro storico, l’edificio è stato oggetto di una campagna di rilievo architettonico e di una ricerca storico-archivistica dedicata che ha consentito di sciogliere interrogativi storiografici irrisolti. Ideato da Giuseppe Polani, che firma al contempo le strutture carcerarie di Torino, Genova e Sassari, il reclusorio è concepito secondo il modello a panopticon tipico delle strutture carcerarie. Abbandonato dal 2005, l’ex carcere maschile ha costituito l’occasione per ipotizzare strategie di rigenerazione mediante l’inserimento di funzioni tese a sviluppare attività culturali e creative ed è diventato oggetto di un confronto didattico su scala nazionale che ha visto il coinvolgimento di 16 Università. Che hanno elaborato proposte animate dall’obiettivo condiviso di promuovere l’edificio da luogo della costrizione fisica a luogo della liberazione creativa.
2015
9788898428274
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1334352
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