Il saggio si propone di indagare le sinergie tra sviluppo locale e creatività prendendo in esame il caso particolare della manifestazione Eurochocolate, che dal 1994 si svolge ogni anno nel centro storico di Perugia in ottobre e che ha raggiunto nell’edizione del 2005, in nove giorni di svolgimento dell’evento, circa un milione di visitatori e cinque milioni di euro di fatturato. A fronte della crisi della razionalità aziendale che caratterizza il mondo produttivo odierno, l’immaginazione creatrice, che attinge dalla storia e dalle tradizioni di un territorio, ma anche dalle esperienze e dai sogni degli individui, può rappresentare una risorsa importante per la promozione e la valorizzazione della dimensione locale, anche in chiave di incremento del turismo, in reazione alle tendenze omogeneizzanti e globalizzanti attualmente diffuse sia in campo economico-finanziario che culturale. Il successo, sia in termini economici sia di partecipazione di pubblico alla “fiera del cioccolato”, suscita numerosi interrogativi che il saggio intende affrontare: il rapporto tra creatività e trasformazione post-fordista della produzione, sempre più leggera e flessibile, luogo di nuove combinazioni tra fattori materiali e componenti immateriali, simboliche, creative; la tendenza edonistica alla gratificazione sensoriale attraverso il cibo che appare connessa alla rivalutazione, considerata tipica della “postmodernità”, della percezione sensibile e di un atteggiamento “estetico”; le nuove forme di socialità e aggregazione comunitaria basate su affinità e passioni comuni, da condividere in condizioni di prossimità spaziale, che portano centinaia di migliaia di persone nello stesso luogo, per partecipare a un grande raduno di consumo e viverlo insieme nelle sue risonanze emotive e simbolico-immaginali.
La “via del cioccolato” allo sviluppo locale. Aspetti economici, socio-culturali e creativi della manifestazione Eurochocolate
PICCHIO, MARTA
2006
Abstract
Il saggio si propone di indagare le sinergie tra sviluppo locale e creatività prendendo in esame il caso particolare della manifestazione Eurochocolate, che dal 1994 si svolge ogni anno nel centro storico di Perugia in ottobre e che ha raggiunto nell’edizione del 2005, in nove giorni di svolgimento dell’evento, circa un milione di visitatori e cinque milioni di euro di fatturato. A fronte della crisi della razionalità aziendale che caratterizza il mondo produttivo odierno, l’immaginazione creatrice, che attinge dalla storia e dalle tradizioni di un territorio, ma anche dalle esperienze e dai sogni degli individui, può rappresentare una risorsa importante per la promozione e la valorizzazione della dimensione locale, anche in chiave di incremento del turismo, in reazione alle tendenze omogeneizzanti e globalizzanti attualmente diffuse sia in campo economico-finanziario che culturale. Il successo, sia in termini economici sia di partecipazione di pubblico alla “fiera del cioccolato”, suscita numerosi interrogativi che il saggio intende affrontare: il rapporto tra creatività e trasformazione post-fordista della produzione, sempre più leggera e flessibile, luogo di nuove combinazioni tra fattori materiali e componenti immateriali, simboliche, creative; la tendenza edonistica alla gratificazione sensoriale attraverso il cibo che appare connessa alla rivalutazione, considerata tipica della “postmodernità”, della percezione sensibile e di un atteggiamento “estetico”; le nuove forme di socialità e aggregazione comunitaria basate su affinità e passioni comuni, da condividere in condizioni di prossimità spaziale, che portano centinaia di migliaia di persone nello stesso luogo, per partecipare a un grande raduno di consumo e viverlo insieme nelle sue risonanze emotive e simbolico-immaginali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.