Il contributo prende spunto dall'analisi di una recente vicenda giurisprudenziale svoltasi davanti alla Corte di giustizia dell'Unione europea per riflettere sullo statuto della discriminazione nei confronti degli omosessuali e sui percorsi giurisprudenziali del suo riconoscimento. La tesi del contributo è che lo strumento della non-discriminazione, così come forgiato col tempo dal giudice comunitario, è tutt'altro che debole - come ritengono le posizioni che criticano la ritrosia della Corte a svolgere un esame più penetrante - quando viene applicato alle discriminazioni per orientamente sessuale, perché e nella misura in cui si serve di strumenti argomentativi che si danno carico di valutare la specificità delle situazioni di provenienza dei soggetti omosessuali e, in questo modo, di non favorire un'assimilazione omologante delle loro pretese rispetto agli standard fissati per i rapporti eterosessuali.
Discrimination Against Homosexuals and 'Integration by Reasonableness': Suggestions from the Maruko case
REPETTO, Giorgio
2010
Abstract
Il contributo prende spunto dall'analisi di una recente vicenda giurisprudenziale svoltasi davanti alla Corte di giustizia dell'Unione europea per riflettere sullo statuto della discriminazione nei confronti degli omosessuali e sui percorsi giurisprudenziali del suo riconoscimento. La tesi del contributo è che lo strumento della non-discriminazione, così come forgiato col tempo dal giudice comunitario, è tutt'altro che debole - come ritengono le posizioni che criticano la ritrosia della Corte a svolgere un esame più penetrante - quando viene applicato alle discriminazioni per orientamente sessuale, perché e nella misura in cui si serve di strumenti argomentativi che si danno carico di valutare la specificità delle situazioni di provenienza dei soggetti omosessuali e, in questo modo, di non favorire un'assimilazione omologante delle loro pretese rispetto agli standard fissati per i rapporti eterosessuali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.