In un’intervista che articola biografia e itinerario filosofico, Ricœur, ad un certo punto, afferma: «Forse sta qui il problema della democrazia: come educare all’adesione critica dei cittadini che sono nella situazione di non poter mai generare il politico a partire da se stessi?». In primo luogo un passo indietro, per meglio focalizzare le parole ricœuriane. Secondariamente un passo avanti, con Ricœur, in direzione di un’analisi di alcuni elementi che oggi, a distanza di oltre quindici anni da quelle sue parole, rendono ancora difficile l’educazione all’adesione critica dei cittadini: due coppie concettuali – fiducia/paura e potere/potenza – serviranno da ‘testimonianza’ concreta di un dialogo complesso tra antropologia e politica, che ha finito per rallentare la partecipazione consapevole. Infine, nel tentativo di approfondimento di cosa voglia ricœurianamente dire che il ‘politico’ non si genera a partire da sé, mi limiterò a rinviare ad un necessario investimento su due ambiti: la portata politica della fraternità, come occasione per una nuova declinazione dell’uguaglianza; il risvolto non solo politico della rappresentanza, come ambito di ripensamento della differenza.

La democrazia e la sua (ri)generazione. Ricœur e alcune eredità da raccogliere

ALICI, LUCA
2014

Abstract

In un’intervista che articola biografia e itinerario filosofico, Ricœur, ad un certo punto, afferma: «Forse sta qui il problema della democrazia: come educare all’adesione critica dei cittadini che sono nella situazione di non poter mai generare il politico a partire da se stessi?». In primo luogo un passo indietro, per meglio focalizzare le parole ricœuriane. Secondariamente un passo avanti, con Ricœur, in direzione di un’analisi di alcuni elementi che oggi, a distanza di oltre quindici anni da quelle sue parole, rendono ancora difficile l’educazione all’adesione critica dei cittadini: due coppie concettuali – fiducia/paura e potere/potenza – serviranno da ‘testimonianza’ concreta di un dialogo complesso tra antropologia e politica, che ha finito per rallentare la partecipazione consapevole. Infine, nel tentativo di approfondimento di cosa voglia ricœurianamente dire che il ‘politico’ non si genera a partire da sé, mi limiterò a rinviare ad un necessario investimento su due ambiti: la portata politica della fraternità, come occasione per una nuova declinazione dell’uguaglianza; il risvolto non solo politico della rappresentanza, come ambito di ripensamento della differenza.
2014
978-88-5752-747-5
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1343565
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