La determinazione del contenuto totale o delle frazioni chimiche di Si, Al, Fe e Mn ha un interesse principalmente scientifico in ambito pedologico, geologico e ambientale. Per quanto riguarda Al, Fe e Mn, tali determinazioni rivestono un certo interesse anche nella valutazione di siti inquinati e, almeno per il Fe, anche in campo agronomico. In particolare, il frazionamento chimico è uno strumento efficace nel determinare in che forma Si, Al, Fe e Mn siano presenti nel suolo, e i dati che si ottengono sono utili per studi sulla mobilità o biodisponibilità di questi elementi e sulla genesi e classificazione del suolo. Ad esempio, la quantità e la forma di Al e Fe (complessati da molecole organiche o parte di composti inorganici) possono fornire informazioni sui processi pedogenetici in atto. Per ogni elemento, molti sono i metodi che sono stati sviluppati per determinare il suo contenuto totale e quello nelle varie frazioni chimiche del suolo. Qui sono riportati quelli di più diffusa utilizzazione, dalla comprovata affidabilità e che prevedono la minor dotazione di reagenti potenzialmente pericolosi. Nel caso delle estrazioni, vale la pena ricordare che con i vari metodi proposti non esiste certezza su una loro selettività di estrazione. Infatti, ogni metodo è adatto all’estrazione di elementi costituenti una determinata frazione chimica, ma estrae anche parte di quelli di altre frazioni. Per tali motivi, piuttosto che parlare di un elemento come costituente di una particolare frazione chimica del suolo, è più appropriato ritenere ogni frazione come “definita operativamente” in base alla procedura adottata, la quale deve essere specificata a corredo dei risultati delle analisi.
Silicio, alluminio, ferro e manganase. Contenuto totale e frazionamento chimico
AGNELLI, Alberto;
2015
Abstract
La determinazione del contenuto totale o delle frazioni chimiche di Si, Al, Fe e Mn ha un interesse principalmente scientifico in ambito pedologico, geologico e ambientale. Per quanto riguarda Al, Fe e Mn, tali determinazioni rivestono un certo interesse anche nella valutazione di siti inquinati e, almeno per il Fe, anche in campo agronomico. In particolare, il frazionamento chimico è uno strumento efficace nel determinare in che forma Si, Al, Fe e Mn siano presenti nel suolo, e i dati che si ottengono sono utili per studi sulla mobilità o biodisponibilità di questi elementi e sulla genesi e classificazione del suolo. Ad esempio, la quantità e la forma di Al e Fe (complessati da molecole organiche o parte di composti inorganici) possono fornire informazioni sui processi pedogenetici in atto. Per ogni elemento, molti sono i metodi che sono stati sviluppati per determinare il suo contenuto totale e quello nelle varie frazioni chimiche del suolo. Qui sono riportati quelli di più diffusa utilizzazione, dalla comprovata affidabilità e che prevedono la minor dotazione di reagenti potenzialmente pericolosi. Nel caso delle estrazioni, vale la pena ricordare che con i vari metodi proposti non esiste certezza su una loro selettività di estrazione. Infatti, ogni metodo è adatto all’estrazione di elementi costituenti una determinata frazione chimica, ma estrae anche parte di quelli di altre frazioni. Per tali motivi, piuttosto che parlare di un elemento come costituente di una particolare frazione chimica del suolo, è più appropriato ritenere ogni frazione come “definita operativamente” in base alla procedura adottata, la quale deve essere specificata a corredo dei risultati delle analisi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.