Lo studio interessa un gruppo di materiali ceramici provenienti da un lavoro di ricognizione che ha interessato i fianchi collinari circostanti la cittadina di Trevi (PG), al fine di reperire indicatori utili alla ricostruzione delle fasi di popolamento dell’area dove ancora oggi sorge il piccolo organismo urbano. I dati, hanno mostrato una continuità di frequentazione a partire dall’epoca repubblicana, con un vero e proprio “exploit” nei secoli della tarda antichità. L’insediamento castrense sull’altura, della cui cortina muraria restano ampi tratti murari dovette decollare in un periodo compreso tra il V e il VI sec. d.C., quando le attestazioni toccano un culmine non più raggiunto fino al basso medioevo. A questa fase di notevole importanza - con tutta probabilità legata alle travagliate vicende della caduta dell’Impero e delle lotte per i nuovi assetti territoriali del VI secolo - succedette un declino nell’importanza del sito come centro demico tra l’avanzato VII secolo ed il IX, in conseguenza della riduzione della Flaminia ad arteria locale e del sostanziale congelamento delle posizioni tra il Ducato di Spoleto e i territori bizantini, precedenti alla ripresa del centro fortificato nelle fasi altomedievali dell’incastellamento.
Produzioni ceramiche a Trevi (PG) fra tarda Antichità e alto Medioevo (IV-IX sec.)
SCORTECCI, Donatella;
2015
Abstract
Lo studio interessa un gruppo di materiali ceramici provenienti da un lavoro di ricognizione che ha interessato i fianchi collinari circostanti la cittadina di Trevi (PG), al fine di reperire indicatori utili alla ricostruzione delle fasi di popolamento dell’area dove ancora oggi sorge il piccolo organismo urbano. I dati, hanno mostrato una continuità di frequentazione a partire dall’epoca repubblicana, con un vero e proprio “exploit” nei secoli della tarda antichità. L’insediamento castrense sull’altura, della cui cortina muraria restano ampi tratti murari dovette decollare in un periodo compreso tra il V e il VI sec. d.C., quando le attestazioni toccano un culmine non più raggiunto fino al basso medioevo. A questa fase di notevole importanza - con tutta probabilità legata alle travagliate vicende della caduta dell’Impero e delle lotte per i nuovi assetti territoriali del VI secolo - succedette un declino nell’importanza del sito come centro demico tra l’avanzato VII secolo ed il IX, in conseguenza della riduzione della Flaminia ad arteria locale e del sostanziale congelamento delle posizioni tra il Ducato di Spoleto e i territori bizantini, precedenti alla ripresa del centro fortificato nelle fasi altomedievali dell’incastellamento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.