Friedrich Schiller ha visto momenti di gloria – malinteso come portabandiera dell’incipiente nazionalismo tedesco, venerato come poeta della libertà dal Risorgimento italiano e altri movimenti di emancipazione dell’Europa ottocentesca, riconosciuto come grande ispiratore del melodramma verdiano – e momenti di messa in questione, anche drastica, del suo valore poetico da chi, come Nietzsche, lo considerava nient’altro che un “trombettiere moralista”. Dopo questi alti e bassi si assiste, negli ultimi anni, a un rinnovato interesse degli studiosi nei confronti del poeta e drammaturgo svevo, una tendenza a riscoprire la modernità del suo pensiero estetico, antropologico e storico, la sua visione disincantata delle strutture di potere interpersonale e politico, il lucido profilo psicologico dato a molti dei suoi personaggi drammatici, che si aprono a riletture sorprendenti e affascinanti. Il 250° anniversario della nascita del poeta ha offerto l’occasione di compiere, nell’ambito di un convegno internazionale, una rivisitazione critica dei drammi schilleriani, nonché della loro fortuna scenica, musicale e letteraria.
Max Reinhardt e Schiller: l'evoluzione dell'immagine della massa. Da un teatro che dà gioia agli uomini a un teatro in cui la gioia è asservita al potere
REINHARDT, JELENA ULRIKE;
2011
Abstract
Friedrich Schiller ha visto momenti di gloria – malinteso come portabandiera dell’incipiente nazionalismo tedesco, venerato come poeta della libertà dal Risorgimento italiano e altri movimenti di emancipazione dell’Europa ottocentesca, riconosciuto come grande ispiratore del melodramma verdiano – e momenti di messa in questione, anche drastica, del suo valore poetico da chi, come Nietzsche, lo considerava nient’altro che un “trombettiere moralista”. Dopo questi alti e bassi si assiste, negli ultimi anni, a un rinnovato interesse degli studiosi nei confronti del poeta e drammaturgo svevo, una tendenza a riscoprire la modernità del suo pensiero estetico, antropologico e storico, la sua visione disincantata delle strutture di potere interpersonale e politico, il lucido profilo psicologico dato a molti dei suoi personaggi drammatici, che si aprono a riletture sorprendenti e affascinanti. Il 250° anniversario della nascita del poeta ha offerto l’occasione di compiere, nell’ambito di un convegno internazionale, una rivisitazione critica dei drammi schilleriani, nonché della loro fortuna scenica, musicale e letteraria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.