Il presente lavoro si colloca come monografia introduttiva tematica alla prima vastissima opera di edizione critica delle opere edite ed inedite di Teodorico Moretti-Costanzi (circa 3200 pag); una della figure di pensatore più originali della scuola ontologica italiana del Novecento; un pensatore che tiene un posto originale sulla linea rosminiana, carabellesiana di riproposizione dell'ontologismo critico. Nel presente lavoro si presentano alcuni concetti cardine ed originali della proposta morettiana tutti ruotanti e conseguenti dalla delineazione del concetto di fede sapiente. Chiaro il rinnovato ripensamento critico del tema dell'Intellectus fidelis di Bonaventura da Bagnoregio condotta dal Moretti-Costanzi. Dopo la maturazione teoretica dei grandi temi della scuola dell'ontologismo critico carabellesiano, Moretti-Costanzi procede con costante analisi teoretica a rendere conto della sapienzialità della fede giungendo a concludere in un esito critico ed estetico del suo pensiero più maturo. L'identità fede-pensiero, come l'identità filosofia e cristianesimo proposta nella maturità del pensiero morettiano, aprono a conclusioni estetiche, etiche, antignoseologiche e ontologiche che caratterizzano in maniera decisamente metafisica la filosofia. Un filosofare, quello morettiano, carico di elementi speculativi della tradizione filosofica che vengono però declinati in un serrato confronto con voci e temi del tempo contemporaneo; un confronto che si pone come critica di esso, come dialogo ermeneuticamente vivo tra le diverse posizioni contemporanee intorno all'urgenza della questione ontologica. Parlare del pensiero morettiano vuol dire quindi, necessariamente, penetrare l'orizzonte della filosofia come riflessione sulla coscienza, sulla radicale ed inevitabile ontologicità del pensare, sulla concezione antropologica e personale. Tematiche tutte che in questo lavoro, vengono individuate come provenienti da una serrata analisi del concetto di fede come premessa e contenuto di sapienzialità e coscienzialità. La fede che è sapienza per Moretti-Costanzi costituisce se stessa come filosofia e fa riemergere l'autentico sapere che rende la filosofia rivelatrice della Verità. Secondo lo studio presente nel pensiero morettiano abbiamo consegnata una autentica ontologia della fede da porre nel pieno della problematica discussione della ontologia del Novecento e nell'alveo della ancor più decisa questione teologica caratteristica delle posizioni italiane e tedesche del Novecento (da Carabellese ad Heidegger).
Fede sapiente ed intellectus fidelis
MOSCHINI, MARCO
2009
Abstract
Il presente lavoro si colloca come monografia introduttiva tematica alla prima vastissima opera di edizione critica delle opere edite ed inedite di Teodorico Moretti-Costanzi (circa 3200 pag); una della figure di pensatore più originali della scuola ontologica italiana del Novecento; un pensatore che tiene un posto originale sulla linea rosminiana, carabellesiana di riproposizione dell'ontologismo critico. Nel presente lavoro si presentano alcuni concetti cardine ed originali della proposta morettiana tutti ruotanti e conseguenti dalla delineazione del concetto di fede sapiente. Chiaro il rinnovato ripensamento critico del tema dell'Intellectus fidelis di Bonaventura da Bagnoregio condotta dal Moretti-Costanzi. Dopo la maturazione teoretica dei grandi temi della scuola dell'ontologismo critico carabellesiano, Moretti-Costanzi procede con costante analisi teoretica a rendere conto della sapienzialità della fede giungendo a concludere in un esito critico ed estetico del suo pensiero più maturo. L'identità fede-pensiero, come l'identità filosofia e cristianesimo proposta nella maturità del pensiero morettiano, aprono a conclusioni estetiche, etiche, antignoseologiche e ontologiche che caratterizzano in maniera decisamente metafisica la filosofia. Un filosofare, quello morettiano, carico di elementi speculativi della tradizione filosofica che vengono però declinati in un serrato confronto con voci e temi del tempo contemporaneo; un confronto che si pone come critica di esso, come dialogo ermeneuticamente vivo tra le diverse posizioni contemporanee intorno all'urgenza della questione ontologica. Parlare del pensiero morettiano vuol dire quindi, necessariamente, penetrare l'orizzonte della filosofia come riflessione sulla coscienza, sulla radicale ed inevitabile ontologicità del pensare, sulla concezione antropologica e personale. Tematiche tutte che in questo lavoro, vengono individuate come provenienti da una serrata analisi del concetto di fede come premessa e contenuto di sapienzialità e coscienzialità. La fede che è sapienza per Moretti-Costanzi costituisce se stessa come filosofia e fa riemergere l'autentico sapere che rende la filosofia rivelatrice della Verità. Secondo lo studio presente nel pensiero morettiano abbiamo consegnata una autentica ontologia della fede da porre nel pieno della problematica discussione della ontologia del Novecento e nell'alveo della ancor più decisa questione teologica caratteristica delle posizioni italiane e tedesche del Novecento (da Carabellese ad Heidegger).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.