Al netto della radicalità del male voluto (l’atto terroristico), come ci possiamo rapportare all’impossibilità di controllo totale sul fattore umano nel tempo dell’ambizione massima alla padronanza e alla sorveglianza? È pensabile esaurire la variabile umana? La complessità nella quale la stiamo immergendo ne riduce o aggrava l’imprevedibilità? Che ricaduta ha tutto ciò sulla fiducia e sul modo di pensarci in relazione con noi stessi e con gli altri?
Si può accogliere l’imprevedibile? La fiducia tra sicurezza e complessità
ALICI, LUCA
2015
Abstract
Al netto della radicalità del male voluto (l’atto terroristico), come ci possiamo rapportare all’impossibilità di controllo totale sul fattore umano nel tempo dell’ambizione massima alla padronanza e alla sorveglianza? È pensabile esaurire la variabile umana? La complessità nella quale la stiamo immergendo ne riduce o aggrava l’imprevedibilità? Che ricaduta ha tutto ciò sulla fiducia e sul modo di pensarci in relazione con noi stessi e con gli altri?File in questo prodotto:
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