Il saggio è dedicato alla formulazione e ricezione del "realismo" dantesco nel periodo che intercorre fra il centenario del 1865 e gli anni venti del Novecento. Sono prese in particolare considerazione le interpretazioni di De Sanctis, Parodi, Barbi, Eliot, Auerbach e i loro riflessi sull'idea di romanzo realista, da Zola al primo Novecento. Una seconda sezione, muovendo dalla lettura di Carducci, indaga l'usufrutto del modello lirico-realistico di Dante (in particolare le 'petrose'), nei poeti di tardo ottocento e in particolare di primo novecento (Boine, Saba ecc.).

Il realismo di Dante (da De Sanctis ad Auerbach): una categoria critica per la modernità letteraria

GENTILI, Sandro
2015

Abstract

Il saggio è dedicato alla formulazione e ricezione del "realismo" dantesco nel periodo che intercorre fra il centenario del 1865 e gli anni venti del Novecento. Sono prese in particolare considerazione le interpretazioni di De Sanctis, Parodi, Barbi, Eliot, Auerbach e i loro riflessi sull'idea di romanzo realista, da Zola al primo Novecento. Una seconda sezione, muovendo dalla lettura di Carducci, indaga l'usufrutto del modello lirico-realistico di Dante (in particolare le 'petrose'), nei poeti di tardo ottocento e in particolare di primo novecento (Boine, Saba ecc.).
2015
978-884674365-7
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1376127
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