Tra i programmi intensivi basati sull’attaccamento e fondati su dati empirici descritti nel Manuale dell’attaccamento (II edizione, 2008) il circolo della sicurezza (COS) viene considerato come l’intervento che deriva maggiormente e in modo più diretto dalla teoria e dalla ricerca sull’attaccamento. Vediamone i motivi e alcuni punti di forza. Ideato come un programma sul parenting orientato psicodinamicamente, psicoterapeutico e community-based, ha ricevuto vari riconoscimenti nell’ambito della salute mentale infantile e della prevenzione, oltre ad essere considerato tra gli interventi elettivi sul parenting sia nella letteratura sulla salute mentale nell’infanzia, quale la terza edizione dell’Handbook of Infant Mental Health (Powell, Hoffman, Cooper e Marvin, 2009), sia nelle pubblicazioni considerate punti di riferimento nell’ambito della prospettiva dell’attaccamento, quali la rivista Attachment and human development e il Manuale dell’attaccamento (ad es., Marvin, Cooper, Hoffman, Powell, 2002; Cooper, Hoffman, Powell, Marvin, 2005; Levy et al, 2012; Ramsauer et al., 2014). Il COS è un intervento attachment based, poiché rappresenta un’applicazione diretta dei presupposti di base e delle tecniche della teoria dell’attaccamento. Si differenzia, quindi, dagli interventi attachment informed, che utilizzano cioè implicitamente i principi derivati da tale teoria (Obegy e Berant, 2009). Facendo direttamente riferimento al concetto di base sicura di Bowlby, ma attingendo anche ai contributi di Donald Winnicott e di Heinz Kohut, il COS rappresenta egregiamente un’applicazione clinica della teoria dell’attaccamento. Molto schematicamente, l’impianto su cui è stato costruito il COS prevede che: il target dell’intervento siano i caregiver; l’obiettivo sia il cambiamento dei loro stati mentali relativi all’attaccamento; l’esito atteso sia un cambiamento nella qualità del legame di attaccamento tra l’adulto ed il bambino nella direzione di una maggiore sicurezza; il mezzo per attuare questo cambiamento sia il coinvolgimento dei caregiver in un dialogo riflessivo all’interno di una relazione terapeutica che permette al genitore di sperimentare con il terapeuta ciò che si spera il bambino possa sperimentare col genitore/paziente. Il modello dell’intervento COS, descritto in questo testo, si delinea quindi come una promettente area di intervento, in cui sono presenti interessanti sviluppi anche nell’ambito della ricerca. Il testo che segue riporta in maniera dettagliata ed esaustiva i fondamenti teorici del COS, l’articolazione dell’intervento, gli strumenti di assessment utilizzati, insieme a ricche esemplificazioni cliniche, che permettono di cogliere e seguire il dispiegarsi dell’intervento. Lo stile del testo rispecchia la modalità di lavorare degli autori. Il lettore viene così progressivamente accompagnato nell’individuare i punti di forza delle diadi genitore – bambino, successivamente nell’affrontare la diagnosi delle problematiche e le possibili modalità di gestirle e lavorarci nel trattamento. Gli autori affrontano le tematiche e le esemplificazioni cliniche in maniera ricorsiva, ampliandole progressivamente e fornendone letture a livelli progressivamente differenti. La lettura del libro permette così di cogliere, a livelli sempre più approfonditi, il modello proposto e la sua applicazione clinica.

Il circolo della sicurezza. Sostenere l’attaccamento nelle prime relazioni genitore-bambino

PAZZAGLI, Chiara;
2016

Abstract

Tra i programmi intensivi basati sull’attaccamento e fondati su dati empirici descritti nel Manuale dell’attaccamento (II edizione, 2008) il circolo della sicurezza (COS) viene considerato come l’intervento che deriva maggiormente e in modo più diretto dalla teoria e dalla ricerca sull’attaccamento. Vediamone i motivi e alcuni punti di forza. Ideato come un programma sul parenting orientato psicodinamicamente, psicoterapeutico e community-based, ha ricevuto vari riconoscimenti nell’ambito della salute mentale infantile e della prevenzione, oltre ad essere considerato tra gli interventi elettivi sul parenting sia nella letteratura sulla salute mentale nell’infanzia, quale la terza edizione dell’Handbook of Infant Mental Health (Powell, Hoffman, Cooper e Marvin, 2009), sia nelle pubblicazioni considerate punti di riferimento nell’ambito della prospettiva dell’attaccamento, quali la rivista Attachment and human development e il Manuale dell’attaccamento (ad es., Marvin, Cooper, Hoffman, Powell, 2002; Cooper, Hoffman, Powell, Marvin, 2005; Levy et al, 2012; Ramsauer et al., 2014). Il COS è un intervento attachment based, poiché rappresenta un’applicazione diretta dei presupposti di base e delle tecniche della teoria dell’attaccamento. Si differenzia, quindi, dagli interventi attachment informed, che utilizzano cioè implicitamente i principi derivati da tale teoria (Obegy e Berant, 2009). Facendo direttamente riferimento al concetto di base sicura di Bowlby, ma attingendo anche ai contributi di Donald Winnicott e di Heinz Kohut, il COS rappresenta egregiamente un’applicazione clinica della teoria dell’attaccamento. Molto schematicamente, l’impianto su cui è stato costruito il COS prevede che: il target dell’intervento siano i caregiver; l’obiettivo sia il cambiamento dei loro stati mentali relativi all’attaccamento; l’esito atteso sia un cambiamento nella qualità del legame di attaccamento tra l’adulto ed il bambino nella direzione di una maggiore sicurezza; il mezzo per attuare questo cambiamento sia il coinvolgimento dei caregiver in un dialogo riflessivo all’interno di una relazione terapeutica che permette al genitore di sperimentare con il terapeuta ciò che si spera il bambino possa sperimentare col genitore/paziente. Il modello dell’intervento COS, descritto in questo testo, si delinea quindi come una promettente area di intervento, in cui sono presenti interessanti sviluppi anche nell’ambito della ricerca. Il testo che segue riporta in maniera dettagliata ed esaustiva i fondamenti teorici del COS, l’articolazione dell’intervento, gli strumenti di assessment utilizzati, insieme a ricche esemplificazioni cliniche, che permettono di cogliere e seguire il dispiegarsi dell’intervento. Lo stile del testo rispecchia la modalità di lavorare degli autori. Il lettore viene così progressivamente accompagnato nell’individuare i punti di forza delle diadi genitore – bambino, successivamente nell’affrontare la diagnosi delle problematiche e le possibili modalità di gestirle e lavorarci nel trattamento. Gli autori affrontano le tematiche e le esemplificazioni cliniche in maniera ricorsiva, ampliandole progressivamente e fornendone letture a livelli progressivamente differenti. La lettura del libro permette così di cogliere, a livelli sempre più approfonditi, il modello proposto e la sua applicazione clinica.
2016
9788860308146
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1394109
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